18-08-2021
Carlo Cracco e Luca Sacchi, protagonisti con due lezioni al congresso di Identità Golose, 25-27 settembre 2021
Mancano cinque settimane e mezzo alla sedicesima edizione del congresso di Identità Golose. Il tema della tre giorni è noto ai nostri lettori: “Costruire un nuovo futuro: il lavoro”. Significa che, mai come oggi, prima che di tecnica o creatività ha senso parlare delle condizioni che le rendono possibili: la solidità economica di un’impresa e il benessere delle persone che ci lavorano. La seconda giornata, domenica 26 settembre, sarà aperta da un veterano della kermesse, Carlo Cracco. Al suo fianco ci sarà Luca Sacchi, responsabile della cucina di Galleria Vittorio Emanuele II. Abbiamo incontrato il 35enne di Abbiategrasso per un’anteprima del menu della riapertura tardo-estiva (primo servizio: 26 agosto) e per una chiacchierata a briglie sciolte sui macro-temi della cucina. Tanti spunti interessanti, espressi da un ragazzo che tradizionalmente svicola dai riflettori. Un gran lavoratore, nell’ombra del cuoco vicentino da 15 anni. Cominciò nel 2006 come commis di pasticceria e ora è chef: è responsabile del menu e dirige una brigata di 9 persone. La qualità di vita di un cuoco oggi è meglio o peggio di quando ha cominciato? Meglio. Se ripenso alle brigate di 15 anni fa mi vengono i brividi: i ragazzi avevano il coltello tra i denti. Entravi al mattino con un solo pensiero: fare di più e meglio del tuo collega. Al ristorante si lavorava tutti insieme; fuori ci si sarebbe accoltellati volentieri. Oggi questo stress non c’è: remiamo tutti nella stessa direzione; ognuno lavora per dare al ristorante – e non a se stesso - quel che può. Io sono il primo a cercare di mettermi al livello degli altri, non mi sono mai interessate le gerarchie o i titoli personali. Ma la strada da percorrere è ancora molto lunga.
In anteprima, alcuni piatti del menu degustazione del ristorante Cracco di Milano, primo servizio giovedì 26 agosto: Bombolone alle alghe e ricci di mare
Sea-salad world tour: crudo di dentice condito con olio, succo e scorza di lime, succo di yuzu, sale, colatura di alici e tabasco
Kiwi, avocado, coriandolo e bottarga. A destra, sotto la gelatina di coriandolo, dadolata di kiwi, crema di avocado, coriandolo. A sinistra, cialde croccanti al coriandolo con yogurt greco, coriandolo, sale, pepe e lime
Carpaccio di melanzana alla Norma. La melanzana è cotta in acqua di mozzarella e condita con salmoriglio di brace, salsa Norma, gel di scamorza affumicata, crosta di pane, pecorino laziale a crosta nera e maggiorana
Spaghettone tiepido, ristretto di pesce alla brace, sedano e pomodoro allo zenzero
Zuppa Pavese
CRACCO BOYS. Luca Sacchi e Mattia Mangolini, sous chef del Ristorante Cracco
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Mattia Pecis al pass del Cracco Portofino
Carlo Cracco a lezione all'Università Iulm, con i ragazzi della tredicesima edizione del "Master in Food and Wine Communication". A destra, Gabriele Zanatta