13-07-2021
Il piatto simbolo della sedicesima edizione di Identità Golose: Questo non è un gioco, è lavoro di Matias Perdomo e Simon Press, chef del ristorante Contraste di Milano. Tutte le foto sono di Brambilla-Serrani
I nostri lettori più attenti e assidui l'avranno già addocchiato: magari sui nostri social (li seguite vero? Facebook, Instagram, Twitter...), o nell'articolo con cui abbiamo anticipato alcuni contenuti del programma dell'edizione numero 16 del congresso di Identità Golose, dal 25 al 27 settembre 2021 al MiCo di Milano (qui i dettagli: Congresso Identità Milano 2021, è conto alla rovescia. Ecco il programma). Abbiamo presentato in queste ore il nuovo piatto simbolo di Identità Golose: Questo non è un gioco, è lavoro di Matias Perdomo e Simon Press, i due chef del ristorante Contraste di Milano.
È un'abitudine consolidata per Identità Golose la scelta di un piatto che rappresenti e simboleggi lo spirito di ogni edizione: la prima volta fu nel 2007, quando il Congresso era al suo terzo appuntamento. Per chi fosse curioso di scoprire quali sono stati tutti questi piatti, la risposta si trova in questo articolo: Tutti i piatti simbolo di Identità Milano, in 14 scatti memorabili. Per questa sedicesima edizione il percorso è stato, come potrete immaginare, un bel po' più accidentato del solito: infatti su queste pagine avevamo presentato altri due piatti simbolo, per due versioni di questa sedicesima edizione che il Covid ha deciso di boicottare, mentre metteva in ginocchio il mondo.
La Cassata di Corrado Assenza
Costata alla brace in brodo di Riccardo Camanini
Mentre le nubi della pandemia sembrano, grazie ai vaccini, diradarsi, guardiamo oggi alle nuove date della sedicesima edizione del congresso con speranza, fiducia: un appuntamento che avrà come filo conduttore il tema Costruire un Nuovo Futuro: Il Lavoro. «Se prima non risolveremo questo drammatico problema, se non restituiremo alle donne la dignità professionale persa con la crisi, se i giovani saranno ancora a lungo parcheggiati in un limbo economico, sarà inutile parlare di quale cucina avremo una volta usciti dalla pandemia, se le persone avranno più voglia di innovazione o tradizione, di pizze gourmet o pizze margherita, di dessert al piatto o torte da tagliare a fette, di pesce, carne o verdure, di gelato gastronomico o gusti classici, eternamente quelli. E anche quale vino e quale servizio, al ristorante come in albergo. Prima il lavoro!».
Matias Perdomo e Simon Press
Nel backstage dello shooting, come d'abitudine affidato agli obiettivi di Francesca Brambilla e Serena Serrani, abbiamo chiacchierato con Matias Perdomo di questo piatto, della sua storia e dei significati, in qualche modo diversi, che ha preso tra quando fu creato e oggi, con il ruolo di simbolo di Identità numero 16.
Perdomo e Press, con molte cose da dire, saliranno sul palco del congresso di Identità Golose domenica 26 settembre, alle 11.30, una nuova sezione del congresso, denominata “Il futuro è oggi” ospitata in sala Blu 1: «Stiamo pensando in questi giorni a cosa raccontare da quel palco. Anche per andare oltre la semplice presentazione di un piatto, spiegandone la creazione. Forse non è più il momento di concentrarci solo su questi aspetti del nostro lavoro». Aspettiamo quella lezione con grande curiosità e interesse, ospitata dal congresso a cui Matias e Simon avranno fornito il simbolo per la sua sedicesima edizione.
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
L'aula Seminari dell'Università Iulm, Milano, lunedì scorso, giorno di presentazione del Master in Restaurant Business Management, ideato in collaborazione con Identità Golose. Il corso avrà inizio il 5 febbraio 2024. Informazioni e iscrizioni a questo link
Il toscano Claudio Rovai alla postazione, affacciata sulla sala, da cui controlla il cuore della sua cucina: la brace
Juan Pablo Clerici e Matias Perdomo, insieme alle celebrazioni del trentennale di Cafè Misterio, Montevideo, Uruguay