01-11-2020
Philippe Léveillé impegnato nelle registrazioni di Identità on the road. I video saranno disponibili a partire dal 16 novembre. Tutte le foto sono di Sonia Santagostino-OnStage Studio
Giorni intensi, questi, per noi di Identità Golose. Stiamo finendo di registrare le lezioni - una settantina circa, uno sforzo produttivo e organizzativo davvero notevolissimo - che a partire dal 16 novembre costituiranno l'ossatura di Identità on the road, il nuovo format in base al quale, come dire, se i congressisti non possono venire al congresso, a Milano, il congresso va dai congressisti (lo abbiamo raccontato qui), dunque masterclass a disposizione di tutti, in visione attraverso lo streaming, come vi spiegheremo.
Insomma: Identità Golose è sempre stata ricca di contenuti da condividere; ora è persino strapiena di contenuti. Nello spoilerare - ma con juicio, direbbe l'Antonio Ferrer del Manzoni - alcuni di essi, ci viene ad esempio in mente la lezione che Philippe Léveillé, chef bistellato del Miramonti l'Altro di Concesio (Brescia), ha registrato l'altro giorno nella sala Ovale di Identità Golose Milano. Tema di fondo: l'affumicatura.
Léveillé presentato da Maurizio Trezzi
Spiega: «A quasi tutti, parlando di affumicatura, per prima cosa viene in mente il salmone», una chicca delle feste negli anni Ottanta e Novanta, mentre oggi è una presenza a volte di più che dubbia qualità, o comunque quasi banale, entrata da tempo anche nel circuito della grande distribuzione. Invece lo chef di origini francesi collega il fumo a un altro prodotto: «Il mio ricordo più vivido e bello di fumo usato in cucina viene dalla mia infanzia, un rimando che noi chef utilizziamo molto, anche troppo. E, dunque, ero nella mia Bretagna e assaggiavo un insaccato tipico, l'andouille», o per meglio dire l'andouille de Bretagne per la precisione, a pasta di trippa suina e nuances evidenti di affumicatura, «un insaccato "tirato", "arrotolato"», molto ricco anche di pepe, differente anche se non troppo distante - non fosse, appunto, per la nota di fumo - dalla più famosa (benché sempre rimasta confinata Oltralpe) andouillette.
Léveillé ha un metro di paragone che deriva della sua esperienza diretta: «Nella mia cucina per tanti anni ho avuto un camino. Quando vi cuocevo qualsiasi pezzo di carne o di pesce, questo assumeva non tanto un sapore del barbecue, dunque di carbonella, quanto proprio di legna bruciata, di brace». Lo chef racconterà dunque a Identità on the road le due sue nuove ricette «in cui parto dalla medesima idea, che per la verità non è nuova, ma mi stimola moltissimo: un fumo delicato, ricco di erbe aromatiche».
Ma non è tutto, per la verità. Léveillé continua ad arrovellarsi attorno al tema dell'affumicatura, e sta sviluppando nuove idee. «Mi stimola molto quella del fumo nella pasticceria. Ci stiamo provando, è un campo di ricerca che vi anticipo volentieri: lavoriamo a un panettone affumicato, con le erbe estive, i fiori e il fieno». Si tratta di un panettone classico, nessuna variazione nell'impasto; la diversità starà appunto nella affumicatura. «Non abbiamo inventato nulla ma sarà qualcosa di diverso. Non cerco un panettone più buono degli altri - il panettone è già buono di suo, se realizzato bene - ma certo differente».
I piatti di Léveillé
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Foto di gruppo al pass di Identità Golose Milano: Philippe Léveillé con le brigate di sala e di cucina
Philippe Léveillé sarà a Identità Golose Milano mercoledì 6 settembre: per prenotare il vostro tavolo, visitate la pagina dedicata sul sito ufficiale dell'Hub.
Nuova ondata di masterclass su Identità Digitali