27-09-2024
Una foto di gruppo particolarmente affollata, con le brigate di Identità Golose Milano, del Miramonti l'Altro e del ristorante Georges Blanc in via Romagnosi
Una cena davvero unica: martedì 24 settembre, nelle sale di Identità Golose Milano, si percepiva chiaramente un'atmosfera speciale, quasi di festa. Non capita spesso che due interpreti ai massimi livelli dell'alta cucina, italiana e francese, incrocino mestoli e padelle per creare un menu inedito, pensato apposta per portare in scena un dialogo gastronomico raffinato, ma soprattutto goloso, divertente, in prima battuta per chi quel menu l'ha studiato, concepito, realizzato.
Dobbiamo dire grazie a queste due firme della cucina d'autore: Philippe Léveillé e Matteo Rossatto. Il primo, bretone, da quasi 40 anni chef e patron, con la sua compagna di vita Daniela Piscini, del Miramonti l’Altro di Concesio (Brescia), due stelle Michelin. Il secondo è invece un più giovane piemontese, che da poco più di tre anni è arrivato in Francia, a Vonnas, in una delle maison più prestigiose e mitiche dell'haute cuisine, quella che porta il nome di Georges Blanc, di cui è executive chef.
Philippe Léveillé e Matteo Rossatto
«Questa è la seconda volta che cuciniamo insieme. La prima è nata in modo molto semplice, naturale: ero andato a cena da Georges Blanc, che è una persona che stimo molto, oltre che un grandissimo chef, con cui nel passato ho avuto occasione di collaborare. Ho conosciuto Matteo e ci siamo stati subito simpatici, così prima di andare via ho lanciato l'idea di organizzare una cena a quattro mani al Miramonti l'Altro. Matteo è venuto a Concesio con alcuni ragazzi, abbiamo cucinato insieme e ci siamo trovati molto bene, poi due dei miei sono andati a Vonnas a fare uno stage... Quando Paolo Marchi mi ha chiamato per ripropormi l'idea di aprire il programma di settembre di Identità Golose Milano, e mi ha chiesto se volessi cucinare con un altro chef, io ho subito pensato a Rossatto. Un paio di telefonate...ed eccoci qui».
I due chef con l'executive di Identità Golose Milano, Edoardo Traverso
Decisamente più giovane, in un momento differente della sua carriera da chef, ma ugualmente con le idee chiare Matteo Rossatto: «Credo che questa sera si sia vista almeno una parte della mia visione, del mio stile, della mia cucina, per come si è formata con l’esperienza. Cerco di offrire una cucina golosa, senza troppe complicazioni o fronzoli inutili. La materia prima è sempre protagonista. Poi ci metto un tocco di italianità, un mix tra Italia e Francia, dove alcune preparazioni classiche italiane vengono, per così dire, "francesizzate". Questo è anche quello che stiamo proponendo da Blanc: cose italiane, leggermente influenzate dalla Francia. Per esempio, in questo periodo sono riuscito a mettere un piatto di pasta nel menu, cosa non scontata in un ristorante francese, e ancora meno da Georges Blanc. Sono piemontese, quindi ho pensato a dei Plin. Mi dà molta soddisfazione: i plin li serviamo con un contorno tipicamente francese, con una salsa, e un’acidità, che è molto caratteristica di quello stile gastronomico».
La presentazione in sala, con Paolo Marchi
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Edoardo Traverso, ligure classe 1996, è cresciuto nella brigata di Identità Golose Milano, in cui lavora dal giorno dell'inaugurazione, fino a diventare l'executive chef