Se c’è un aspetto che l’attuale pandemia ha radicalmente mutato è la ‘nuova forma’ delle relazioni umane, da cui scaturisce poi una gestione in continua evoluzione delle relazioni commerciali.
Intuito, circostanza e l’esigenza di un contatto diretto, genuino e coinvolgente da parte di aziende con i propri partner, quindi, hanno incoraggiato l’adozione di prospettive relazionali creative: sulla scia di una necessità che si fa virtù, infatti, sono state imboccate strade alternative e, nel caso di Cappellini, icona italiana del design d’interni, è la cucina a diventare perfetto luogo di dialogo, una finestra culturale che stimola l’interlocuzione, tout court un facilitatore sociale e, in ultima analisi, commerciale.
Circa un anno fa, infatti, il brand Cappellini, si è domandato, prima di tutto, in che modo fosse possibile raggiungere i suoi migliori clienti da remoto, senza però diluire la singolarità del rapporto commerciale con i professionisti del settore, e quindi designer e architetti, dislocati in tutto il mondo. Soprattutto, vigeva l’esigenza non solo di esserci, ma di distinguersi, offrendo qualcosa in più.
Da qui l’idea di organizzare una cooking class esclusiva: i partecipanti, collegati in diretta streaming avrebbero preparato un grande classico della cucina italiana, la Carbonara – perché quando pensi all’Italia, non puoi esulare dalla sua tradizione culinaria che si intreccia, a sua volta, e con estrema naturalezza, al mondo del design: ne deriva una visione trasversale che Cappellini riesce a interpretare quotidianamente nello spazio di Identità Golose Milano.
La cooking class, infatti, è stata ospitata nella Sala Ovale dell’hub internazionale della cucina, arredato in buona misura proprio da complementi d’arredo firmati
Cappellini, un concentrato di eleganza, innovazione e comfort applicato all’ospitalità, e in questo caso particolare, all’alta ristorazione. “La risposta da parte dei partecipanti è stata sorprendente!”, afferma
Kurt Wallner, ceo del brand, “La prima call con i top client Asia ha registrato ben 390 presenze in collegamento streaming per preparare insieme uno dei piatti più gustosi della cucina italiana, la
Carbonara!”. E formula vincente non si cambia: così Cappellini ha deciso di riproporre lo stesso format di interazione anche con i suoi interlocutori del Vecchio Continente, replicandolo ancora diversi mesi dopo con una nuova ricetta, il
Risotto allo zafferano con salsa gremolada. Continua Kurt: “I partecipanti ricevono un invito che racchiude lo storytelling sulla nostra collaborazione con l’Hub, informazioni sul nostro prodotto, la ricetta e, in seguito all’evento, proseguiamo con un’attività di follow-up, con una predisposizione più leggera”.
Questa scelta intuitiva di sperimentare un nuovo canale relazionale ha origine sicuramente da alcuni punti di forza: prima di tutto l’immediatezza con la quale la cucina è in grado di comunicare e facilitare l’interazione, ma soprattutto il valore cruciale della sinergia buona tra due partner. Da un lato Identità Golose offre le sue competenze in merito a tutto ciò che ruota attorno al cibo e alla cucina (inclusi la selezione delle ricette proposte per le lezioni e il coinvolgimento della brigata di cucina di
Identità Golose Milano), ma offre anche uno spazio in cui stupire i propri ospiti il design, affascinandoli con l’impatto visivo dei suoi arredi.

Kurt Wallner, ceo di Cappellini
In altre parole, la partnership è massimizzata: in qualità di marchio d’eccellenza del design dalle linee eleganti e sobrie, Cappellini non avrebbe potuto scegliere luogo migliore per realizzare un simile evento: “Sentiamo che in questo spazio” ci spiega Kurt, “possiamo chiudere un cerchio perché riusciamo, prima di tutto, a valorizzare la partnership pluriennale con Identità Golose, e a celebrare il medesimo amore per la convivialità in un contesto in piena armonia con la nostra filosofia di design. E tutto questo lo vogliamo trasmettere ai nostri clienti facendo arrivare il messaggio direttamente nelle loro case, in una dimensione umana - la cucina - proprio come umana è l’impronta delle relazioni che Cappellini costruisce”.
Una piccola rivelazione: l’ampia partecipazione e l’entusiasmo generati da questa iniziativa si sono materializzati ulteriormente in un contest proposto ai partecipanti, a cui è stato chiesto di fare uno scatto dei loro piatti: in palio per il migliore, un oggetto di design firmato Cappellini.