La prima pausa pranzo del congresso di Identità Milano ha catalizzato le attenzioni di tutti allo stand di Grana Padano, perché il Presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, Nicola Cesare Baldrighi, insieme al nutrizionista Giorgio Donegani e a Paolo Marchi hanno presentato il libro "Gluten free d’autore". Il libro è frutto di una collaborazione con grandi chef del panorama gastronomico internazionale, l’idea nasce dalla necessità sempre più diffusa di trovare le cucine pronte ad accogliere le richieste di una patologia in rapida crescita. Grana Padano è un alimento naturalmente privo di glutine e ha sposato subito il progetto edito da Gribaudo, perché da sempre impegnato per la divulgazione di un approccio consapevole all’alimentazione. 
Al termine delle lezioni fame e curiosità hanno riversato tra gli stand i visitatori sempre più numerosi: da S.Pellegrino le attenzioni del pubblico erano solo per i piatti dei 10 finalisti che hanno ancora due giorni prima che uno soltanto sia scelto per l’Expo; da Birra Moretti, dopo i virtuosismi di Andrea Provenzani del Liberty della mattinata, sono continuate le degustazione guidate per tutto il pomeriggio; ugualmente da Fontanafredda, dove i calici si sono alzati per brindare con alcuni dei produttori sempre disponibili a raccontare la loro vita tra vigne e cantina. 

Alce Nero, che collabora con Identità Milano 2015 anche per la realizzazione di Identità Naturali, nel proprio stand offre diverse degustazioni
Da 
Petra – Molino Quaglia c’è stato l’assalto a pizze, paste ripiene, dolci e bignè, la pausa pranzo si è conclusa inevitabilmente da 
Lavazza per un espresso con la miscela 
¡Tierra!.   Per chi aveva perso le degustazioni di oli da 
Alce Nero si è replicato alle 18, e appena prima al bistrot di 
Monograno Felicetti si è fatta una scorpacciata e un tuffo negli anni ’80 con le pennette panna, salmone e vodka: possibile che fossero così buone anche allora? 
La nota dolce per finire la giornata è con cioccolato 
Valrhona, aspettando martedì il 
Dossier Dessert in sala Auditorium. Tra i protagonisti del pomeriggio da 
Regione Veneto, Regione Ospite di quest’anno, il barman non si è fermato un attimo a versare i “Tre bellini Rivisitati”, il “Chiaretto Cocktail” e il “Paola Cocktail” accompagnati da formaggio 
Monte Veronese DOP.  All’ingresso, lo stand 
Caraiba è il primo che accoglie e l’ultimo che si saluta, e tante sono le novità: tra tutte il piatto pensato per i premi di 
Identità Milano 2015; anche lo stand 
Bragard è una certezza, che veste tutti gli chef sia sul palco che nelle cucine. 

Caraiba presenta a Identità Milano la sua grandissima offerta di design per la tavola
Qui le attrezzature 
Sirman e pentole e padelle 
Piazza hanno già mostrato l’efficacia in questa prima giornata di Congresso. Ugualmente le lavabicchieri 
Winterhalter stanno lavando a pieno regime, perché non si beve solo al 
Milano Food&Wine, ma anche sui tappeti rossi di 
Identità, tra i primi assaggi: bollicine di 
Monogram allo stand 
GIV, il gavi de 
La Raia e di nuovo bolle al Distretto del vino di qualità dell’
Oltrepò Pavese con Oltre il classico Riserva Rosè di 
Cà di Frara. 
Ad ogni calice si cercava qualcosa da spizzicare: pesce da 
Open Blue con la ricciola nera, carne, e in particolare salumi, con le specialità di casa 
Zivieri o quelle dell’
Antica Corte Pallavicina, formaggi con la toma d’alpeggio del 
Piccolo Brite. La cosa più difficile, come ogni anno, è riuscire ad assaggiare tutto.