11-11-2014
Luca Fantin, 35 anni, di Silea (Treviso), lavora dal 2009 al Bulgari Ginza Tower di Tokyo ed è "chef dell'anno" per Identità Golose
«Luca Fantin? Luca Fantin chi?!?»: un brivido è corso sulla schiena di ogni gastroappassionato, nell’apprendere a chi fosse destinato il premio “Chef dell’anno” a giudizio di Paolo Marchi e della sua guida Identità Golose 2015, presentata ieri a Milano. Luca Fantin non è Massimo Bottura né Joe Bastianich, non incarna né il paradigma dello starchef tricolore, né (ancora) quello dell'italiano dai fornelli celebri all’estero. In una parola: per molti, fino a poche ore fa era uno sconosciuto o quasi. «Fantin? Me ne parlava Gianluca Fusto. Mi diceva: vai a trovarlo, è bravissimo – spiega allora Marchi – Ci sono andato, confermo: è bravissimo». Da qui il riconoscimento, felicissima intuizione.
Sempre Fantin mentre porge un piatto a Viviana Varese durante la cena a quattro mani da Alice, il ristorante gourmand dell'Eataly Smeraldo
Risotto Carnaroli mantecato alla crema di topinambur con uova di salmone di Hokkaido
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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