Leonor Espinosa
La trota d’estate di Ana Roš
Guida alla Guida I 36 cocktail bar della Guida di Identità
Luca Fantin, 35 anni, di Silea (Treviso), lavora dal 2009 al Bulgari Ginza Tower di Tokyo ed è "chef dell'anno" per Identità Golose
«Luca Fantin? Luca Fantin chi?!?»: un brivido è corso sulla schiena di ogni gastroappassionato, nell’apprendere a chi fosse destinato il premio “Chef dell’anno” a giudizio di Paolo Marchi e della sua guida Identità Golose 2015, presentata ieri a Milano. Luca Fantin non è Massimo Bottura né Joe Bastianich, non incarna né il paradigma dello starchef tricolore, né (ancora) quello dell'italiano dai fornelli celebri all’estero. In una parola: per molti, fino a poche ore fa era uno sconosciuto o quasi. «Fantin? Me ne parlava Gianluca Fusto. Mi diceva: vai a trovarlo, è bravissimo – spiega allora Marchi – Ci sono andato, confermo: è bravissimo». Da qui il riconoscimento, felicissima intuizione.
Sempre Fantin mentre porge un piatto a Viviana Varese durante la cena a quattro mani da Alice, il ristorante gourmand dell'Eataly Smeraldo
Risotto Carnaroli mantecato alla crema di topinambur con uova di salmone di Hokkaido
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
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