05-11-2014
Foto di gruppo per i sommelier di Ais, prima della presentazione della Guida Vitae 2015 di lunedì scorso al Magna Pars Hotel di Milano. Oltre a loro, i protagonisti dell'evento sono stati gli oltre 400 vini offerti in degustazione, scelti tra quelli che si sono aggiudicati un punteggio di 90 o superiore (Foto di Sonia Santagostino)
Che il distacco rigeneri è possibile, che la potatura faccia bene alla pianta è certo. La degustazione di lunedì al Magna Pars Hotel di Milano, organizzata da AIS, ne è un buon esempio e un altro segnale forte e chiaro che Bibenda – editore e filosofia imprenditoriale – sia il passato. Gli è che la Guida Vitae 2015 è il compendio di un anno di assaggi pari a 28.000 bottiglie e a una magnum di peso. Vitae, come il “pettinatissimo” trimestrale AIS. L’unica cosa ancora senza vita nuova è il sito ufficiale dell’associazione, mummificato in un mondo estinto e poco comunicativo. Il Presidente Ais Antonello Maietta è il primo a esserne cosciente e a rassicurarci che anche il dominio aisitalia.it avrà presto una veste e una struttura nuova. Noi confidiamo nella reincarnazione virtuale, e azzardiamo il suggerimento di scegliere l’informalità e fruizione non da bibliotecari del vino. Intanto, in mezzo alle oltre 2000 persone che hanno risposto sì al richiamo delle eccellenze vinicole, ci siamo goduti quante più etichette possibili tre le oltre 400 presenti. Non erano semplici vini segnalati in guida. Ma tutti pezzi da 90 e più. Punteggi che, alla cieca, i degustatori delle 22 regioni Ais hanno assegnato alla singola etichetta. Profondo imbarazzo. Come se arrivassi in una classe in cui ci sono solo le ragazze più belle della scuola. Vorresti conoscerle tutte, ma in 4 ore neanche Zuckerberg. Hai una sola possibilità, svegliare il chirurgo nascosto dentro di te, zittire il casanova e tagliare. L’anno scorso a Merano l’azienda Duemani era entrata nelle nostre grazie alcoliche. Perché allora non partire da loro e fare il filotto di tutti i Cabernet Franc presenti in degustazione?
Il Foglio 38 2011 di Fornacelle
La magnum di Barolo Bussia Riserva 2004 di Parusso
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
Milanese incastrato dalla Romagna. Copywriter. Vorrebbe invecchiare in una botte di rovere. Twitter @martinolapini