07-06-2013

Chef lunedì in conclave col ministro

Da Vico a Eataly Roma col n.1 della cultura Bray per ribadire la grandezza della cucina italiana

L'Uovo marinato in insalata di Salvatore Tassa, ch

L'Uovo marinato in insalata di Salvatore Tassa, chef e patron delle Colline Ciociare a Acuto in provincia di Frosinone

Sempre più articolata la Festa a Vico. Ci siamo appena lasciati alle spalle l’edizione numero 10. Una volta ci si ritrovava la domenica sera a Marina Equa, sotto Seiano, per una pizza e due spaghi al Saracino, la pizzeria a metri venti dalla Torre del Saracino della famiglia Aiello, tra loro Vittoria, figura di riferimento alla torre, poi la serata del lunedì era la serata degli emergenti al Bikini così come il martedì quella degli stellati al complesso delle Axidie, sempre in riva al mare ma sotto due diverse scogliere. Fascino assoluto in entrambi i casi. E mercoledì pizza.

Il Ministro per i Beni e le attività culturali e del Turismo, Massimo Bray

Il Ministro per i Beni e le attività culturali e del Turismo, Massimo Bray

Purtroppo ho potuto vivere solo metà del programma e in fondo nemmeno come avrei voluto. Colpa mia sia chiaro. Frastornato e contento per la lunga esperienza al Girotonno a Carloforte, sull’isola sarda di San Pietro, è successo che sono arrivato così cotto a Vico domenica pomeriggio, da non avere affatto capito che i giovani chef che avevano sempre animato - e alla grande - la cena del lunedì, erano stati spostati alla domenica pomeriggio nel centro di Vico Equense e lasciati poi liberi. Gran bella idea a livello di coinvolgimento popolare, ma è mancato il piacere della scoperta per tanti dei media, tenuto pure conto di una cena paradisiaca sempre domenica sera alla Torre del Saracino. Un po’ come far disputare la finale dei play-off di serie B il giorno della finale di Champions.

Serenella Medone, chef e titolare del Solito Posto a Bogliasco vicino Genova

Serenella Medone, chef e titolare del Solito Posto a Bogliasco vicino Genova

E poi emergente, esattamente come giovane, è un concetto elastico. Domenica c’erano trentenni a cui andava stretto e cinquantenni contenti di essere stati invitati come Serenella Medone, del Solito Posto a Bogliasco vicino Genova: “Ancora devo riprendermi dallo stupore. Quando mi chiamarono, mi chiesi ‘ma siamo sicuri cerchino proprio me?’. Sì, era così. Vico e l’entusiasmo con cui la gente ci ha accolti, incuriosita e golosa di novità (io ero la “genovese”); Vico e la gioia di Michela, mia collaboratrice da anni, e il sorriso compiaciuto di Alessandro, mio compagno di vita e di lavoro. Ognuno di noi è arrivato lì con le sue aspettative, i suoi sogni, forse non tutti esauditi ma chi se ne importa: Vico è una festa, evviva la festa; emergente a 53 anni non ha prezzo, il mio cuore di ragazza ringrazia”. E ringraziano i destinatari dei fondi raccolti, decina di migliaia di euro alla fine della kermesse, una chiusura nel segno della pizza che non si sbaglia mai.

E come erano contenti i giornalisti stranieri che domenica sera hanno consumato una cena che è risultata un viaggio nella cucina contemporanea italiana: Pino Cuttaia e la Nuvola di mozzarella; Davide Scabin e la Zu-Pizza; Massimiliano Alajmo e il Calamaro di pasta freddo con crudo di pesce; Mauro Uliassi e le Seppie sporche, granita di ricci di mare e erbe di fosso; Salvatore Tassa e l’Uovo marinato in insalata; Massimo Bottura e il Riso cacio e pepe; Gennaro Esposito e l’Orata sweet home; Moreno Cedroni e il Guazzetto marchigiano con sentore di anice stellato; Fabio Pisani e il Controfiletto di vitella di montagna; Niko Romito e il Maiale leccato con cipolle e limone; Valeria Piccini e il Fico! (con un punto esclamativo perché per il gelato di fico non ha usato il frutto, bensì le foglie in infusione nel latte); Andrea Berton e il Cremoso alla liquirizia, gelato alla menta e meringhe; infine Giancarlo Perbellini e la Cassata di oggi, oggi perché la ricerca del gusto migliore, più attuale e gradito non ha mai fine.

Il Guazzetto Marchigiano di Moreno Cedroni, chef e patron della Madonnina del Pescatore a Senigallia e del Clandestino a Portonovo, sempre in provincia di Ancona

Il Guazzetto Marchigiano di Moreno Cedroni, chef e patron della Madonnina del Pescatore a Senigallia e del Clandestino a Portonovo, sempre in provincia di Ancona

A un tavolo il sottosegretario alla cultura Simonetta Giordani, lì a Vico per l’incontro a porte chiuse dell’indomani (ovvero lunedì), titolo: Cucina, enogastronomia e turismo, come attivare un circuito virtuoso? Tante cose dette, tanti gli appunti. E pesa ancora di più il convegno di lunedì prossimo alle ore 12 a Eataly Roma quando il Ministro per i Beni e le attività culturali e del Turismo, Massimo Bray, incontrerà chi con il proprio lavoro difende quotidianamente “la cultura del cibo all’epoca della crisi”. Con lui Oscar Farinetti, il sottoscritto e un arcobaleno di ristoratori, chef, maître, sommelier italiani. Titolo dell’appuntamento: “In Italia si mangia male? Non è vero!”. Anche se c’è chi non ha ancora capito l’importanza di tutto questo.

2. fine (la prima puntata qui)


Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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