Abbiamo chiesto a 44 colleghi di segnalarci in un tweet (140 caratteri) nome e cognome di uno chef italiano giovane (non necessariamente da un punto di vista anagrafico) per il 2013. Requisiti "massimi" richiesti: non più di una stella Michelin, ottenuta al massimo con l'ultima edizione del 2013 (e non prima). Sono saltati fuori 40 nomi di cuochi e relativi ristoranti. Per iniziare l'anno alla grande.
Luisa Acciarri, Identità Golose
Simone Padoan (Tigli a San Bonifacio, VR) perché anche i pizzaioli meritano le stelle, dove sta scritto che in paradiso vanno solo gli chef?
Fausto Arrighi, Michelin
Lorenzo Cogo d'El Coq a Marano Vicentino: il più spregiudicato, il più promettente. Fantasia, innovazione e tradizione. Se regge il momento difficile se ne parlerà a lungo
Giulio Bagnale, Identità Golose
Cristian Torsiello dell’Osteria Arbustico di Valva (Salerno): territorio letto in profondità. Pulito, mai ridondante
Francesca Barberini, Gambero Rosso
Gigi Dariz, Da Aurelio, Colle Santa Lucia (Belluno): ispirato dalle sue montagne, sperimenta di continuo per conciliare aspetti selvatici e grande tecnica. Squisito connubio
Roberto Bentivegna, Passione Gourmet
Dmitri Galuzin, Uinauino, Castel San Pietro Terme (Bologna): un ragazzo di 24 anni interpreta il territorio con buon senso, tra adrenaliniche accelerate e rassicuranti andature
Piero Benvenuti, Identità Golose, L'Espresso
Tra 30enni d'assalto e 50enni arrosto, Franco Cimini dell'Antica Osteria del Mirasole a San Giovanni in Persiceto (Bologna) non fa finto pop ma vero folk
Cinzia Benzi, Identità Golose
Matteo Salbaroli, Osteria l'Acciuga, Ravenna: belle interpretazioni sul pescato di un vivace allievo di Vincenzo Cammerucci
Luciana Bianchi, Apicius, World's 50Best
Lorenzo Cogo, El Coq a Marano Vicentino per il lavoro di avanguardia naturalista. In cerca della sua identità autorale, è certamente uno dei grandi chef del futuro
Gianluca Biscalchin, Radio Monte Carlo
Eugenio Boer di Enocratia, Milano. Curioso, appassionato, serio, disinibito nell'uso degli ingredienti. Piatto dell'anno: tartare di cervo
Marco Bolasco, Slow Food
Gianluca D'Agostino, ristorante Veritas a Napoli, per la capacità di aggiungere elementi identitari forti (e nuovi) alla cucina mediterranea d'autore
Stefano Caffarri, Cucchiaio d'Argento
Roy Caceres, Metamorfosi, Roma: la forza travolgente della metamorfosi. Cucina che esplode in nuvolette di felicità
Lydia Capasso, Gastronomia Mediterranea
Salvatore Bianco, Il Comandante del Romeo Hotel a Napoli: suggestioni del territorio, con uno sguardo al Giappone. Una conquista per la città
Valeria Carbone, Identità Golose
Marco Mengoni, Opera 22 a Prato: cucina di grande carattere, ingredienti semplici e testa in fermento continuo

Raimund Bruner, Anna Stuben
Angelo Carrillo, Identità Golose
Da secondo di Herbert Hintner a nuova prima stella (in tutti i sensi) dell’Anna Stuben di Ortisei (Bolzano). Un anno davvero d’oro per Raimund Brunner
Giuseppe Carrus, Gambero Rosso
Stefano Deidda, Dal Corsaro a Cagliari: estro e fantasia senza snaturare la tradizione del locale, ma soprattutto della sua isola
Alberto Cauzzi, Passione Gourmet
Christian Milone, Trattoria Zappatori, Pinerolo (Torino): un ciclista che continua a correre ai massimi livelli
Giuseppe Cordioli, Identità Golose
Uroš Fakuč, ristorante Dam a Nova Gorica, in Slovenia a un passo dal confine: fantasioso, dinamico, genuino
Eleonora Cozzella, L’Espresso Food and Wine
Deborah Corsi de La Perla del Mare di San Vincenzo (Livorno): c'è grazia nei suoi piatti semplici. Plauso al suo cacciucco di pesce azzurro
Luigi Cremona, Touring
Mauro Buffo, Vigilius a Lana (Bz): tecnica, esperienza e progetto. E Diego Rigotti del Maso Franch di Giovo (Tn): gioventù, ambizione e grinta
Andrea Cuomo, Il Giornale
Roy Caceres, Metamorfosi (Roma). A nemmeno 35 anni, è già lo chef dei due mondi. Colombiano, ora stupisce ma iniziò lavapiatti. Cenerentolo
Federico De Cesare Viola, Il Sole 24Ore
Alice Delcourt dell’Erba Brusca (Milano) e Roy Caceres di Metamorfosi (Roma): radici internazionali e attenzione al territorio che li ha adottati
Massimo Di Cintio, Identità Golose
Ne cito 3: Errico Recanati di Andreina a Loreto (Ancona), Mattia Spadone de La Bandiera e Cristian Di Tillio de Il Ritrovo d'Abruzzo, entrambi a Civitella Casanova (Pescara)
Raffaele Foglia, La Provincia di Como
Il secondo de I Tigli a Lago di Como, Sedat Aydilek: classe 1989, origini turche, per lo chef Franco Caffara è insostituibile
Laura Franchini, Touring
Luca Dell'Orto, San Gerolamo, Vercurago (Lecco): già supervisore, ha preso in mano da poco la cucina. Ma è tutt'altro che un cuoco improvvisato
Licia Granello, Repubblica
Salvatore Bianco, Comandante del Romeo Hotel, Napoli: sorprendente, modesto, coscienzioso. Finalmente un profeta in patria?
Andrea Grignaffini, Spirito Di Vino
Fabrizio Tesse, Locanda di Orta a Orta San Giulio (Novara): perizia, tecnica e precisione al sevizio del gusto

Federico Delmonte, Vicolo del Curato
Paolo Marchi, Identità Golose
Federico Delmonte, Vicolo del Curato a Fano (Pesaro Urbino): distingue la sostanza dall'effimero. Aprendo a marzo 2012, conferma che la miglior difesa (dalla crisi) è l'attacco
Alessandra Meldolesi, La Madia
Christian Milone, Trattoria Zappatori a Pinerolo (Torino): le sfumature gustative, tanto sottili quanto rivelatrici, ne fanno il Josean Alija della nuova cucina italiana
Anna Morelli, Cook_Inc
Cristiano Tomei, L'Imbuto a Lucca: il ragazzo ha trovato equilibrio e vive un momento di grazia. Un inarrestabile creativo
Bob Noto, fotografo e grafico
Christian Milone, Trattoria Zappatori a Pinerolo (Torino): inventiva, coraggio, tecnica, biodiversità intellettuale
Carlo Ottaviano, Gambero Rosso
Rosanna Marziale, Le Colonne, Caserta: qui anche il pane cafone diventa nobile. E Antonio Cicero, Consiglio di Sicilia, Scicli (Rg): il terroir sposa il mondo
Carlo Passera, Identità Golose
Enrico Panero de Il Marin a Genova: a soli 25 anni, tecnica, rispetto delle materie prime, stile e maturità. Piatti semplici e intriganti
Roberto Perrone, Corriere della Sera
Cristian Torsiello, Osteria Arbustico, Valva (Salerno). Coraggio nel valorizzare territorio e sapori attraverso la sperimentazione
Bruno Petronilli, Spirito Di Vino
Lorenzo Cogo, El Coq a Marano Vicentino: così giovane che la sua tecnica e la bravura mettono i brividi. Se fosse un film: Ritorno al futuro
Sara Porro, Dissapore
Nicolò Baretti, Io-Osteria Personale a Firenze. 24 anni e una cucina coraggiosissima, al confine con la temerarietà. Ambizione, equilibrio ed eleganza d'alto livello
Vincenzo Rizzi, Corriere del Mezzogiorno
Gaetano Servidio, ristorante Menelao Santa Chiara a Turi (Bari): si diverte a sperimentare con equilibrata creatività
Paolo Scarpellini, Upper
Andrea Aprea, Vun del Park Hyatt Hotel, Milano: partenopeo ma internazionale, inventivo ma misurato, lucido ma ambizioso

Errico Recanati, Andreina
Carlo Spinelli, Italia Squisita
Errico Recanati, Andreina a Loreto (Ancona): virgulto marchigiano, alterna tradizione e cucina alla brace con creatività spinta e tecnica
Gualtiero Spotti, Corriere della Sera Bergamo
Napoletano neostellato all'Aprica, Antonio Borruso ha idee e creatività da vendere: al Gimmy's gusto sudista e montagna reinventata
Luciana Squadrilli, Identità Golose
Pietro Parisi, Era Ora a Palma Campania (Napoli): attenta riscoperta delle origini in chiave innovativa. Di sostanza
Errica Tamani, La Gazzetta di Parma
Christian Milone, Trattoria Zappatori a Pinerolo (Torino). Nei piatti, tanta originalità che si concretizza in una piacevolezza di gusto mai banale
Stefano Vegliani, Mediaset
Stefano Ghetta, L' Chimpl da Tamion a Vigo di Fassa (Trento), un piccolo gioiello e un giovane curioso, pieno di entusiasmo e idee
Enzo Vizzari, L'Espresso
Giuseppe Iannotti, Kresios a Telese Terme (Benevento): Giovane dell'anno per la nostra Guida ai ristoranti 2013, è il fenomeno sannita
Gabriele Zanatta, Identità Golose
Antonia Klugmann, L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio (Gorizia): al confine tra un sorriso rincuorante e un talento terrific, direbbero gli americani