01-06-2012

Cous Cous: anteprima di festa

Da oggi sei cuochi in gara a San Vito Lo Capo: il migliore tornerà a settembre per il gran finale

I sei partecipanti al Cous Cous Fest Preview, ante

I sei partecipanti al Cous Cous Fest Preview, anteprima del Cous Cous Fest che San Vito Lo Capo in provincia di Trapani ospiterà a fine settembre. Da oggi a domenica invece, la selezione per completare con un terzo elemento la squadra italiana: Paolo Casanova, Eugenio Boer, Eugenio Roncoroni, Maria Giuseppina Spanò, Fabrizio Ferrari e Luca Abbadir

L’appuntamento con il Cous Cous Fest vero e proprio, quello che affonda le radici negli anni Novanta visto che siamo alla edizione numero 15, è per fine settembre, dal 25 al 30, da un lunedì a una domenica, ma da questa sera – e fino al tramonto di dopodomani – San Vito Lo Capo si animerà per la preview 2012, per un aperitivo ricco e profumato come non mai.

Nella perla del Trapanese, un’oasi di concreta bellezza e serenità, il piatto bandiera del posto diventa il pretesto per un fine-settimana all’insegna della competizione (e non solo del mangiarbene rilassandosi in spiaggia). Obiettivo dell’anteprima è quello di scegliere il terzo cuoco per completare la squadra italiana che battaglierà a fine estate.

Sei chef, cinque ragazzi e una signora. Semplice la formula: tre coppie, stasera la prima sfida, domani le altre due, i tre vincitori si confronteranno tra loro domenica. Due giurie, una tecnica, formata da cuochi e dal sottoscritto, e una popolare, forte di ottanta appassionati, tutti pronti a gustare, valutare e giudicare i vari cous cous presentati. Per quanto gli esperti tendano a privilegiare la creatività e i golosi la tradizione, la scorsa primavera ben pochi dubitarono della bontà dell’Arancino di cous cous e pesce di Giuseppe Costa, ventenne chef-patron del Bavaglino di Terrasini vicino Palermo.

Notarella: quando viene servito un piatto storico presentato sotto nuove forme, quasi tutti strabuzzano gli occhi e lo soppesano prima di mangiarlo. Nessuno si tuffa nel piatto senza fiatare. E il nuovo, per piacere a tanti - a tutti è impossibile -, deve essere due volte più buono. Questo perché se zoppica, subito si rimpiange la tradizione, regolarmente migliore (a parole, come rimpianto) anche se nel suo nome si uccidono ogni momento migliaia di palati.

Questa sera alle 20 si misureranno Luca Abbadir, sous-chef di Moreno Cedroni alla Madonnina del Pescatore a Senigallia, e Paolo Casanova, chef del Dopolavoro all’Hangar Bicocca di Milano. Abbadir, gemellato con il ristorante Dal Cozzaro, proporrà un Cous Cous agrodolce di verdure, polipo e la sua mayonese e Casanova, che si appoggerà al ristorante dell’hotel Mediterraneo, replicherà con un Cous Cous allo zafferano, brunoise di verdure e uva passa delle Lipari su pesce spatola in carpione di menta e zucchine.

Alice Delcourt, chef dell'Erba Brusca a Milano. Nel settembre 2011 ha gareggiato per la Francia vincendo l'edizione numero 14 del Cous Cous Fest

Alice Delcourt, chef dell'Erba Brusca a Milano. Nel settembre 2011 ha gareggiato per la Francia vincendo l'edizione numero 14 del Cous Cous Fest

Domani alle 18.30, quando il sole splenderà ancora dando a San Vito calde note pastello, Maria Giuseppina Spanò, del Gemelli di Lampedusa, se la vedrà con Eugenio Roncoroni, con Baniamino Nespor chef e titolare del Mercato a Milano. La Spanò, che farà base alla Lampara, firma un Cous Cous tra Sicilia (alla quale Lampedusa appartiene) e Africa (dove è nata), molto classico, tanta verdura, zucchine, carote, patate, zucca, peperoni…, e tanto pesce da zuppa come scorfano e tracina. Roncoroni, madre californiana e papà milanese, il quartier generale ai Sapori di Sicilia, le risponderà con un innovativo Couscoussotto alla siciliana, in pratica un cous cous di pesce cotto a mo’ di risotto.

E alle 20 l’ultima tornata: Eugenio Jacques Christiaan Boer, chef di cucina presso Enocratia, il governo del vino a Milano, contro Fabrizio Ferrari, chef stellato del Porticciolo 84 di Lecco. Boer, sangue olandese, ogni preliminare al ristorante Capo San Vito, partirà all’attacco con Ravioli di cous cous, due cous cous di mare per la precisione, uno per il ripieno e uno che userà come base su cui appoggiare i ravioli. Ferrari, gemellato con il Ficodindia, contrattaccherà con un Cous Cous di pere infuse, albedo di cedro, mandorle tostate e scalogno fritto con tonno di ombrina in insalata di spinacino condito al kefir e miso. Semplice non suona, ma se dovessimo elencare i punti salienti di un cous cous classico verrebbe fuori una poesia anche in quel caso.

La finale domenica alle 19.30: slurp, triplo slurp. Slurpissimo.


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Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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