05-05-2011
Identità Golose, ogni giorno dell’anno
Un nuovo web per alimentare un confronto costante. E allargare i confini della cucina e della pasticceria contemporanea
L’indirizzo è sempre lo stesso, l’url come dice chi parla fine, non bisogna digitare nulla di diverso per entrare nel sito di Identità Golose. È cambiata però l’impaginazione e, soprattutto, la sostanza. La stessa filosofia ma sviluppata con una ampiezza e una profondità maggiori.
Per 8 anni, il sito è stata la vetrina dei congressi che noi di Identità organizziamo in Italia (Milano), in Europa (a Londra e a San Marino) e nel Mondo (New York, lo scorso anno anche all’Expo di Shanghai), Con oggi, lunedì 9 maggio, è tornato in rete al termine di un conteggio alla rovescia durato due settimane, è tornato più ricco e più vario di prima.
Non è più solo un archivio di articoli e immagini, di ritratti e programmi legato ai nostri eventi e alle scorribande compiute nei ristoranti in ogni angolo del pianeta. Il sito, d’ora in poi, vivrà quotidianamente il mondo della cucina e pasticceria d’autore attraverso la curiosità e le conoscenze di tutti coloro che fanno di Identità un punto di riferimento nel panorama contemporaneo. Ci permetterà di allargare i nostri confini e di mantenere un confronto costante con chi non vuole fermarsi a celebrare il noto, ma è spinto ogni momento a conoscere nuovi orizzonti e a mettere in discussione ogni certezza, compresi se stessi.
Sarà un rotocalco di informazione gastronomica a 360°, con gli appuntamenti congressuali che occuperanno il settore dedicato loro accanto ad altri compartimenti, ad esempio quello dedicato alla Guida di Identità Golose piuttosto che alle ricette presentate nel tempo a Milano piuttosto che Londra. Ci saranno i protagonisti in ogni loro sfaccettatura, anticiperemo le novità e celebreremo i successi, incoraggeremo i talenti emergenti ma staremo pure attenti che non si esaltino oltre misura, daremo la giusta misura a ogni aspetto di cui ci occuperemo, terremo lo sguardo costantemente aperto sul mondo perché crediamo fortemente nel confronto che porta alla contaminazione tra persone e culture diverse, un miscelarsi con curiosità e rispetto.
Nessuno deve sentirsi depositario di un qualcosa di superiore e di perfetto, bisogna nutrirsi di dubbi se si vuole costantemente crescere, ascoltare e sintetizzare, celebrare il nuovo senza il quale la storia non crescerebbe nel tempo. Non c’è una cucina migliore di altre, ci sono tantissime cucine, sapienze e sapori che appagano chi le conosce e apprezza. Spesso i nostri rifiuti nascono dall’ignoranza delle tradizioni e dalla mancanza di curiosità, dalla paura e dalla diffidenza verso nuovi profumi e ricette, scordandoci che quello che è arrivato a noi è stato mediato, mischiato e metabolizzato da milioni di persone in centinaia di anni.
Ogni tradizione è stata una innovazione, si sono perse le cattive novità, quelle buone mai. Perché fermare la crescita del gusto?
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