14-10-2017
Con Nicola Farinetti e Paolo Marchi, i protagonisti della cena al ristorante Terra di Eataly Boston: da sinistra a destra, Michael Schlow, Caterina Ceraudo, Chris Fischer e Michele Carter (foto e fotogallery di Brambilla/Serrani)
Caterina Ceraudo e Iacopo Zambarbieri
Susy Ceraudo e il marito Luigi
Cannolicchi e moscardini in acquapazza di Michele Carter del gruppo Barbara Lynch
Agnolotti al brasato con brown butter di Michael Schlow, Doretta Tavern di Boston
Porchetta di maialino da latte di Chris Fischer della Beetlebung Factory a Martha’s Vineyard
Mousse al cioccolato bianco con liquirizia e frutti rossi di Caterina Ceraudo
Grazie come sempre agli sponsor che ci hanno accompagnato nella trasferta americana
Berlucchi '61 Rosè
Felicetti (qui i Fusilloni in emulsione di basilico e polvere di alici di Caterina Ceraudo di Dattilo, in Calabria)
Focacce con farina Petra
Olio extravergine Schinosa
Consorzio dell'Aceto Balsamico di Modena
Fontanafredda
L’ottava edizione di Identità Stati Uniti si è conclusa ieri sera con una “prima”: la cena a Boston, nel ristorante Terra dell’Eataly inserito nel Prudential Plaza, un grattacielo a pochi isolati dalla Public Library e dall’Oceano Atlantico. Una serata speciale, con le toque incrociate di cuochi locali (Michael Schlow di Doretta Tavern, Michele Carter del gruppo Barbara Lynch, Chris Fischer di Beetlebung Factory, nella non lontana Martha’s Vineyard) e nativi italiani (l’infaticabile Caterina Ceraudo di Dattilo, in Calabria). Menu e momenti che è possibile scrutare nei dettagli, nella fotogallery in cima a queste note. Al successo della serata ha contribuito anche il fatto che si fosse nel «più bell’Eataly mai fatto in America». Il virgolettato è diDino Borri, responsabile di tutti gli store di Farinetti e Guerra negli Stati Uniti. E corrisponde al vero perché l’ultimo è sempre il più seducente. Soprattutto, è il più efficiente perché è la risulta delle esperienze pregresse (in questo caso Eataly Flatiron e poi Downtown e Eataly Chicago), che servono proprio a tarare quelle successive. Uno store da 3.500 metri quadrati (a Chicago sono 6mila) che in 10 mesi è diventato già la seconda fonte di fatturato negli Stati Uniti. Un centro che dà lavoro a 600 persone sul totale dei 3.500 impiegati nel Nuovo continente, svelti nell’assistere 15mila clienti a settimana. Fanno tutti almeno una tappa al Cannoli Bar, la novità che spopola, e poi rimbalzano nei classici ristoranti Piazza, Pasta e Pizza, ma acquistano anche parecchio dal Quick Service, novità a Boston, già molto popolare.
Tutto questo, in attesa delle altre aperture di Stati Uniti e Canada: a Los Angeles (a breve), Las Vegas e Toronto (fine 2018-inizio 2019) con un occhio successivo a Washington, San Francisco, Texas e un secondo da stabilire in Canada.
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Le tematiche più calde e attuali della ristorazione in Italia e nel mondo, le iniziative speciali di Identità Golose, le ultime novità nel pianeta gola con i migliori appuntamenti da non perdere: tutto questo è Primo Piano.