08-09-2011
Sul retro del Castello di Magliano Alfieri nel Roero in Piemonte l'ingresso del ristorante di Stefano Paganini, chimato Alla corte degli Alfieri, telefono +39.0173.66244
Ha tanta voglia di crescere, ha intitolato così Stefano Paganini la serata di lunedì scorso nel suo ristorante, la Corte degli Alfieri, nel Castello di Magliano Alfieri nel Roero in provincia di Cuneo. Con lui un altro baby chef, Paolo Gatta del Pascià di Invorio, a metà strada tra Gozzano e il lago d’Orta e Arona e il Maggiore. Con loro, i cinque venti/trentenni che da un lustro danno vita al Consorzio export Langa Style di Alba (ha sede in via General Govone 18/a, avesse anche un recapito telefonico non sarebbe uno scandalo, ma una mail è già un segno utile: langastyle@libero.it), quindi vini di Langa serviti in abbinamento alle squisitezze dell’aperitivo e ai piatti della cena in una alternanza tra le preparazioni di Stefano e quelle di Paolo che ha chiamato Pascià il suo locale “perché traduzione del mio nome in russo”. Mai sentito prima, non posso che ringraziare visto che con Gatta condivido lo stesso nome.
La PAniSCIA tutta freschezza di Paolo Gatta, chef e patron del Pascià a Ivorio (Novara)
Paganini ha proposto Crudo di filetto di vitello, gamberi, pomodoro e ricotta (che io avrei evitato); Tortelli di pane, burro e acciughe con peperoni; Guancia di vitella stracotta al Barbaresco e Dolce nocciola. Gatta in seconda battuta, portata dopo portata, Fagottino di uovo di Parisi con fonduta di Bettelmat; La PAniSCIA e il Semifreddo d’uva fragola e zabaione al moscato.
Nei bicchieri i prodtti di Mario Olivero di La Morra e Roddi (per la precisione Langhe Arneis 2010), Davide Viglino di Vigin a Treiso (Dolcetto d’Alba Black Berry 2010), Ezio Negretti di La Morra (Barbara d’Alba superiore 2008), Giuliano Iuorio della Mustela a Trezzo Tinella (Moscato d’Asti 2010) e, infine, Enzo Lapalina della Ganghija a Treiso (Barbaresco 2008 e Vendemmia tardiva Mellis 2007).
Hanno voglia, hanno energie e ottimismo, non si lasciano abbattere dalle avversità che percorrono l’Italia e questa cena a più teste e più voci è la prima ma non sarà l’ultima. Ovviamente essere giovani non è un merito, nemmeno una conquista, è un dato di fatto. Però è vero che l’età anagrafica è una cosa e quella mentale e professionale una ben diversa. Di sicuro è più facile che a rischiare sia un ventenne che facilmente ha ben poco fieno da parte, figuriamoci ori, stelle e tesori in banca. Il cinquantenne stellato è più portato (e quasi costretto) a gestire il successo, senza azzardare nuove proposte che potrebbero deludere perché tanti nel tempo si affezionano a determinati piatti e li vogliono in pratica trovare sempre. E la vena creativa si inaridisce.
Cubi di filetto con sopra gamberi, crudo su crudo secondo Stefano Paganini
Ecco, stampiamoli e distribuiamoli ‘sti cartoncini con sopra nome, telefono, e-mail e sito.
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi