01-06-2016
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo
La conferenza stampa col ministro Maurizio Martina
C'era anche Cristina Parodi
Fabio Caressa
Edoardo Raspelli
Iginio Massari
Christophe Sanchez al microfono
Il grande Romano Tamani
Stefano Cerveni al lavoro
Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona
L’evento di Astino – con la celebrazione del mezzo secolo di vita del Da Vittorio, la presentazione ufficiale di Ea(s)t Lombardy e l’apertura dell’Anno del Turismo lombardo, ne abbiamo già dato conto qui – è così ben riuscito grazie anche e soprattutto a uno sforzo organizzativo incredibile da parte in primis della famiglia Cerea, poi di Identità Golose e di tutte le istituzioni interessate, a partire dal Comune di Bergamo – il sindaco Giorgio Gori ha avuto parole di elogio per il suo braccio operativo Christophe Sanchez.
I numeri dell’appuntamento sono stati davvero incredibili: 21 i ristoranti stellati delle quattro province presenti per l’occasione, 40 in totale i cuochi, più 80 camerieri. Il Da Vittorio ha mobilitato il proprio staff: in 45 erano ad Astino. Gli altri camerieri erano invece ragazzi delle scuole alberghiere orobiche. Il tutto, per offrire un servizio impeccabile ai 650 ospiti, dei quali due terzi paganti, che hanno voluto prendere parte all’evento e assaggiare i 21 piatti, senza contare l’offerta di torte e altri dessert firmati Cerea. Sono state stappate più di 3mila bottiglie di vino a marchio Ca’ del Bosco, Consorzio Vini Mantovani e Consorzio Tutela Lugana Doc.
Qui l’enogastronomia è di gran pregio. La ristorazione di qualità è protagonista con 22 indirizzi che vantano la stella Michelin (dei quali 2 tristellati, Da Vittorio a Brusaporto e Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio. Nessun’altra area in Italia può dire lo stesso. Le stelle totali sono 28), 10 tra i migliori ristoranti nella guida Gambero Rosso, 22 ristoranti recensiti da Identità Golose, oltre a decine e decine di altre ottime insegne diffuse su tutto il territorio (13 Chiocciole Slow Food).
Enrico Cerea ad Astino
In particolare si trovano 2 Docg (il Moscato di Scanzo nella Bergamasca e il Franciacorta nel Bresciano), 13 denominazione d’origine controllata (2 in provincia di Bergamo, 9 di Brescia e 2 di Mantova), oltre a 10 vini Igt (1 a Bergamo, 5 a Brescia e 5 a Mantova). In tutto, 25 eccellenze enologiche.
Cremona non ha una significativa produzione in questo ambito, ma va fortissimo quanto a prodotti di pregio. In generale, se parliamo dei prodotti a marchio Dop, l’area di Ea(s)t Lombardy ne conta 2 a base di carne, 12 formaggi e 2 oli, dunque 16 in tutto. Indicazioni geografiche protette: sono 9, delle quali 5 a base di carne, 2 di origine ittica e 2 ortofrutticola. Parliamo quindi di 25 prodotti certificati, cui si aggiungono 126 Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali riconosciuti dalla Regione Lombardia). Vanno citati anche gli 11 Presìdi Slow Food.
Gli chef di Ea(s)t Lombardy
Completano l’offerta turistica oltre 143mila posti letto, una fitta rete di trasporti, 2 aeroporti, l’alta velocità ferroviaria, una forte presenza di strutture ricettive complementari quali campeggi e B&B.
Il racconto delle eccellenze di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera