Leonor Espinosa
La trota d’estate di Ana Roš
Guida alla Guida I 36 cocktail bar della Guida di Identità
Dario Comini, a destra, con Fabio Amodeo
Dario Comini è nato nel 1962, dal 1981 è alla guida del cocktail bar di famiglia, il mitico Nottingham Forest di Milano, in viale Piave, 1, che aprì nel 1970. Incontrarlo è un'occasione per conoscere meglio uno dei più creativi e appassionati mixologist italiani. Qual è il cocktail con cui ti identifichi maggiormente? Ti direi il Mondrian Martini. Si tratta di un classico Martini cocktail con aggiunta di assenzio, zafferano, Pimm’s e bitter, sferificati in modo da poter cambiare il sapore del classico secondo il desiderio dei clienti. Ma toglici questa curiosità: tu, invece, cosa bevi? Io bevo succhi naturali estratti a freddo, mi piace molto il succo di pomodoro. Cosa pensi significhi essere un barman oggi? Credo che sia sempre più importante che un barman abbia anche nozioni di cucina, che conosca il vino, che esplori anche materie prime naturali e innovative, le stesse che utilizzano e ricercano i grandi chef. Insomma è fondamentale condurre un aggiornamento costante sui prodotti che la natura ci dona e di cui dovremmo far tesoro, come ad esempio i muschi e i licheni. A dimostrazione di questo, anche le grandi aziende si stanno adeguando alle richieste di mercato: la cucina e il mondo della miscelazione devono seguire gli stessi passi e creare quell’armonia che unisce i sapori del food a quelli del beverage.
L'interno del Nottingham Forest di Milano
Classe 1968, ha iniziato a fare il barman giovanissimo. Per i sei mesi di Expo Milano 2015 è stato il responsabile del bar di Identità Expo S.Pellegrino
ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.