Non si fermano i lavori della Guida online di Identità Golose. A un mese dalla presentazione dell’undicesima edizione sono uscite due insegne milanesi: non esiste più Essenza di Eugenio Boer (al suo posto da gennaio ci sarà un’altra insegna, capitanata da Matteo Torretta) e Cracco in via Victor Hugo (che riaprirà a febbraio con un progetto super-ambizioso in Galleria, leggi Paolo Marchi).
Per due che escono, ce ne sono quattro che entrano, tutte in Italia: due in Piemonte, una in Toscana e una in Campania. Nel quartetto, ci sono due novità assolute (Q33 nel Novarese e Sensi ad Amalfi), una re-entry (La Rei in Langa) e il debutto di un’insegna più che consolidata (Enoteca Marcucci a Pietrasanta). I 4 chef sono tutti under 40. Vediamo il dettaglio.
La Rei del Boscareto Resort
(via Roddino 21, Serralunga d’Alba, Cuneo, +39.0173 613036, chef Pasquale Laera)
«Voglio sentire i profumi, la padella, il soffritto. Mi piacciono i gusti strong. La mia è una cucina italiana che cerca di rispettare la natura e la tradizione langarola. Ci tengo all’aroma, anche perché troppo spesso vedo tanta attenzione all’estetica e troppo poca al sapore. E quindi amo le basi: rimango ogni giorno 15 o 16 ore in cucina, ed è un tripudio di fondi di fagiano, vitello, cappone, piccione…». Leggi l’intera recensione di Carlo Passera.

Carnaroli al nero, gorgonzola, gamberi rossi e pompelmo, signature dish di D'Andretta a Sillavengo
Q33 al Tenimento del Castello
(via San Giuseppe 15, Sillavengo, Novara, +39 0321 824221, chef
Maurizio D’Andretta)
Maurizio D’Andretta, classe 1984 da Angri, provincia di Salerno, è figlio d’arte, il papà
Giovanni aveva lavorato col babbo di
Antonino Cannavacciuolo. Mamma
Angela era però d’origine piemontese, la famiglia si era trasferita a Valenza Po, il fratello
Diego conduce ad Alessandria il ristorante
DaDiego, cucina di pesce.
Maurizio non era passato per la trafila dell’Alberghiero, ma era stato catapultato direttamente a
Villa Crespi, nel 2001, grazie al rapporto tra le due famiglie. Da lì, un gran girovagare utile ad acquisire sempre maggiori competenze.
Leggi l’intera recensione di Carlo Passera.
Enoteca Marcucci
(via Garibaldi 40, Pietrasanta, Lucca, +39.0584.791962, chef
Rémi Pezzini)
L'
Enoteca Marcucci di Pietrasanta, nel cuore della Versilia, vanta una lunga storia. Agli inizi era una semplice bottega di vini del territorio, e nel tempo ha cominciato a introdurre vini francesi e liquori. Ma il vero cambiamento arriva nel 1987, quando
Michele Marcucci decide di occuparsi a tempo pieno di questo bel progetto. In ogni componente del locale vince la toscanità, soprattutto nei piatti, spesso pensati per una corretta esaltazione dei vini e su una ricercata selezione dei migliori prodotti gastronomici del mondo, fondamentale per il tocco internazionale che l’insegna esprime.
Leggi l’intera recensione di Cinzia Benzi.
Sensi
(via Pietro Comite 4, Amalfi, Salerno, +39.089.871183, chef Alessandro Tormolino)
Mica facile essere originali in Costiera: se i turisti da tutto il mondo accorrono comunque, quale stimoli può avere un cuoco a variare lo spartito di
cuoppi,
impepate e crudi senz’anima?
Alessandro Tormolino, napoletano di Torre del Greco, classe 1987, è uno che non s’accontenta di riprodurre uno spartito stanco. È un atteggiamento che ha appreso lavorando per 4 anni al fianco di
Vissani, 2 da
Don Alfonso e qualche tempo nella sortita londinese dei
Mellino a Londra.
Leggi l’intera recensione di Gabriele Zanatta.