30-09-2015
Andrea Fusco e Fabio Ciervo sono stati i protagonisti della terza serata “A tavola con le stelle del Lazio” a Identità Expo S.Pellegrino. I prossimi saranno Francesco Apreda e Roy Caceres
Gran cena, l’altro giorno a Identità Expo S.Pellegrino, per il ciclo “A tavola con le stelle del Lazio”, voluto dalla Regione per promuovere le proprie eccellenze enogastronomiche attraverso i piatti di 12 celebri chef che operano a Roma e dintorni (dei due precedenti appuntamenti abbiamo parlato qui e qui). Protagonisti questa volta erano Fabio Ciervo e Andrea Fusco, per la serata denominata “Il Lazio all’alto di una terrazza: giuda ballerino… che eden!”, tutto un gioco di parole che si rifà agli indirizzi dei cuochi, Ciervo alla Terrazza dell’hotel Eden, mentre Fusco ha da non molto trasferito il proprio Giuda Ballerino! dalla vecchia sede di largo Appio Claudio 346 (dove ha dato vita a un’insegna bistrot, l’osteria L’AltroBallerino) a quella nuova di piazza Barberini 23, all’interno del Bernini Bristol.
Saltimbocca croccanti di capesante su latte di cocco: la prima portata della cena laziale di lunedì è stata firmata da Andrea Fusco
E’ stato lo chef del Giuda Ballerino! a proporre le prime due portate, come sempre legate anche a prodotti enogastronomici laziali (in questo caso prosciutto crudo di Bassiano, pecorino romano Dop e cozze di Gaeta). Dunque, Saltimbocca croccanti di capesante su latte di cocco e Spaghetti cacio pepe con polvere di cozze e menta fritta. L’antipasto si è rivelato squisito, con la classica piacioneria del mollusco, dopo una leggera frittura, che viene arricchita e resa raffinata dalla dolcezza aromatica del latte di cocco, più la sapidità della polvere di prosciutto. «La capasanta è ormai un poco abusata nell’alta ristorazione – ha commentato Fusco – Ma io la uso da anni, ho questo piatto in carta con una variante: al posto del latte di cocco, il nero di seppia».
I due chef si scambiano le portate all'assaggio
La palla è passata quindi a Ciervo. Sua prima portata, Bovino maremmano con cipolla bianca, scalogno e patata tartufata (i prodotti abbinati sono la carne di bovino maremmano e la patata dell’Alto viterbese Igp). «Uso un’intercostata di manzo, un taglio spesso trascurato che cuocio sottovuoto a bassa temperatura fino a 40 ore», spiega lo chef della Terrazza. Esito: una carne prelibata e scioglievole, arricchita da vari elementi: la purea di patata tartufata, una salsa di aceto di vino rosso, spinacini, un’altra salsa al rafano, la cipolla bianca, lo scalogno. Estrema eleganza gustativa.
Bovino maremmano con cipolla bianca, scalogno e patata tartufata, la prima delle due portate proposte da Ciervo
Applausi finali meritatissimi, mentre Valentina Canali, vicedirettrice dell’Azienda romana mercati, enumerava le eccellenze regionali: «Vantiamo 15 prodotti Dop, 11 Igp, 386 prodotti tradizionali riconosciuti, 27 vini Doc, 3 Docg, 6 Igt». Tra questi anche le bottiglie in abbinamento l’altra sera: spumante brut metodo classico Kius di Marco Carpineti, Igp Lazio Bianco Capolemole della stessa azienda, Mater Matuta 2011 di Casale del Giglio, Igt Civitella d’Agliano Muffò di Sergio Mottura.
Attività, idee e protagonisti dello spazio di Identità Golose all'Esposizione Universale 2015
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera