07-08-2024
Har Gow è il Piatto della bella stagione di Giacomo Costantini, chef del ristorante Tetsu ad Ascoli Piceno
L’Har Gow nasce con l’idea di offrire un’alternativa gluten free ai gyoza, i tradizionali ravioli giapponesi. Il ripieno è composto prevalentemente da pesce nostrano mentre nell’impasto è stata aggiunta una tipica alga giapponese: insomma, l'Occidente e l'Oriente in un sol boccone.
HAR GOW Ricetta per 4 persone
Ingredienti Per l'impasto 50 g fecola di patate 50 g frumina Alga nori q.b. 110 g acqua bollente Olio di semi q.b.
Per l'aria di yuzu 50 g succo di yuzu filtrato 50 g acqua Un pizzico di zucchero 2 g lecitina
Per il ripieno 50 g gambero rosa sgusciato ed eviscerato 40 g capasanta 1/2 cucchiaio di salsa d’ostrica Un pizzico di sale
PROCEDIMENTO Per l'impasto Unire i due amidi, mischiarli con una frusta e tenerne un cucchiaio da parte. Far bollire l’acqua, versare l’acqua bollente negli amidi e lavorare velocemente evitando di far raffreddare l’impasto (aiutarsi con un tarocco). Una volta che gli amidi saranno cotti e avranno raggiunto la trasparenza, aggiungere il cucchiaio di amidi tenuto da parte e gradualmente l'olio di semi continuando a lavorare l’impasto fino a raggiungere una buona elasticità.
Per l'aria allo yuzu Unire tutti gli ingredienti e montare con un frullatore a immersione fino a ottenere un’aria stabile da poter prendere con un cucchiaio.
Per il ripieno Pulire i gamberi rosa eliminando il carapace e l’intestino; battere i gamberi e le capesante al coltello e unire al composto mezzo cucchiaio di salsa d’ostrica e un pizzico di sale.
Per la chiusura Stendere l’impasto, spolverarlo con alga nori, ripiegare la sfoglia a libro e sfogliare di nuovo fino a ottenere un impasto molto sottile. Formare dei dischi da 8 cm con un coppapasta, adagiare il ripieno all’interno del disco e chiudere il raviolo con una forma triangolare.
Per la cottura Cuocere al vapore per circa 3 minuti e servire con salsa di soia e aria di yuzu montata.
a cura di
Ascolano, classe 1986 e studi di ragioneria, Giacomo a un certo punto decide di cambiare votandosi alla cucina. All’età di 25/26 anni inizia a credere di potercela fare a diventare chef e accade imboccando, però una via originale, difficile da immaginarsi: dai sushi alla completezza della cucina giapponese. Galeotto è stato l’incontro con cuochi nippo-brasiliani di San Paolo. Oggi Costantini è patron e chef del suo ristorante ad Ascoli Piceno, Tetsu