04-01-2009

Iolanda, tra Lucugnano e il West

Lucugnano (Lecce)

Altri diciotto chilometri di statale 275 e l’Italia ha termine con il sole e il mare negli occhi, i diciotto che separano Lucugnano da Santa Maria di Leuca. Da Milano e il Nord padano è tutta una linea d’asfalto che in fondo procede lineare e continua, sempre più magica e sognante soprattutto una volta superata Maglie.

Lucugnano è una delle mille frazioni che macchiano il Salento, lo è di Tricase, poche case, una piazza e una strada che la taglia in due come le main street nel Far West americano. Si parcheggia dove capita, si sta attenti alle auto perché i marciapiedi sono ipotesi e ci si accomoda in una trattoria che nei mesi caldi occupa la via con i suoi tavoli. Adesso tutti all’interno, nelle due salette stando attenti, passando tra corridoio e cucina, all’olio bollente e ai carboni ardenti. Tutto molto vero e per nulla artificioso.

Iolanda, al secolo Iolanda Ferramosca, è lì che cucina dal 1970, sempre e solo come fosse a casa sua. Prima di lei non era così. Lì si potevano fare solo due cose: bere vino e giocare a carte. E lei si sentiva inutile, così un bel giorno sbattè fuori tutti (le donne salentine hanno carattere) e si mise ai fornelli. Non c’ero, ma credo che in quasi quarant’anni sia cambiato ben poco, in pratica il vino (il Primitivo di Manduria sfuso c’è solo dal 2006 e merita) e l’età dei figli. Maurizio e Giovanna in qualche modo aiutavano già, Cinzia sarebbe arrivata in sala più avanti.

Guai non prenotare: non che le proposte siano diverse da tante trattoria-fotocopia buone soprattutto per gli stranieri, solo che lì tutto è cucinato con attenzione e gusto, anche amore. E poi la notte dormi bene: per iniziare verdure sott’olio, pittule (sorta di gnocco fritto) e crocchette di patate; per primo si sceglie tra ciceri e tria (pasta e ceci), purè di fave e cicoria, orecchiette alle cime di rapa e sagne torte, sorta di tagliatellone stortignaccole fatte a mano e condite con il pomodoro. I secondi arrivano dalla griglia, regno di Giovanna: spiedini di maiale avvolti nella pancetta, salsiccia e gnumareddi, deliziosi involtini di interiora di agnello. Sono invece cotti nelle pignatte i pezzetti di cavallo al sugo rosso. E per una dolce chiusura spumone, torta di crema o crostata di mele cotogne.

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Trattoria Iolanda
Via Montanara 2

Lucugnano (Lecce)

Telefono: 0833.784164

Chiusura: mercoledì

Prezzi medi: antipasti 5, primi 7, secondi 7, dessert 4 euro

Menù degustazione: non è previsto

Coperto: 1 euro

Coefficiente di difficoltà: sufficiente, una corretta cucina della tradizione salentina


Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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