24-09-2006
La Magnolia
Cesenatico (Forlì) Non sono la persona più indicata per lodare la costa romagnola. So che piace a milioni di persone perché d’estate si trasforma in un luna-park e il mare si riduce a un optional, ma io in estate cerco l’opposto del casino, compreso quello generato dal pigia pigia di ombrelloni, sdraio, lettini, nonne, bambini e balocchi. Ecco perché raccomando adesso, a fine settembre, in piena celebrazione, ieri, oggi e ancora domani, di Squisito, la kermesse golosa di Andrea Muccioli a San Patrignano, il ristorante di Alberto Faccani, cuoco e titolare del Magnolia a Cesenatico, un gioiello in una via, intitolata a Nino Bixio, che va un po’ cercata, cosa che io gradisco perché l’essere un poco fuori le vie della bolgia tiene lontana la fuffa. Alberto è bravo, ha passione e coraggio, spero anche pazienza perché non è facile proporre cucina d’autore dove se ti concentri sugli spaghetti allo scoglio e le grigliate miste, sei sicuro di fare un pingue incasso ogni sera che chiudi bottega. Che il nostro abbia intenzione di percorrere una via diversa è chiaro fin dal nome, quello di una pianta, la magnolia, che, come ha scritto Alberto Cauzzi nel blog di Muccapazza, http://ilgastronomoriluttante.splinder.com, è «sinuosa, filiforme, elegante con foglie e fiori fini e delicati». Questo in simbiosi con una cucina che è «elegante, sinuosa, fine». Come per tanti creativi dei giorni nostri (tutto quello che mangiamo, anche l’acqua calda, è stato un tempo creativo), anche Faccani presenta qualcosa che è ormai un classico, penso all’uso dei bicchierini, dei piatti stretti e lunghi, di certe schiume quasi inconsistenti, dei paccheri che sono diventati un po’ come i cubetti di tonno appena scottato fuori, quei piatti-prezzemolo che se non hai, gli shampisti e i modaioli ti additano al pubblico ludibrio. Penso che qui ci siano perché anche chi è bravo e ha idee sue non può rompere all’improvviso con tutto. Lo possono fare oggi in Italia Cracco e Scabin, Alajmo, Credoni e Uliassi, Lopriore e Crippa e pochi altri ancora, quelli che sono riconosciuti piccoli o grandi maestri. Alberto è all’inizio e si deve ancora sgavetizzarsi, al di là della stella e dei complimenti meritati. Io ricordo con sincero piacere le emozioni che mi hanno trasmesso lo Sgombro con pancotto al pomodoro e basilico e scampo fritto profumato al limone; gli Spaghetti Mancini con pesce azzurro, broccoli e briciole di pane; l’Astico rosolato al rosmarino con indivia candita, pera e olio alle boci; la Conserva di rombo all’acquapazza. .
MAGNOLIA via Nino Bixio, 3 CESENATICO (Forlì)
Telefono: 0547.81598 Sito: www.magnoliaristorante.it
Chiusura: lunedì; aperto solo la sera e domenica sia a pranzo sia a cena
Prezzi medi: antipasti 16, primi 15, secondi 22 e dessert 10 euro Menù degustazione: due, 50 e 55 euro
Coefficiente di difficoltà: buono, cucina d’autore
Cibi Divini
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it