15-09-2014
Un bimbo di fronte a due Brrr, le macchine per fare il gelato inventate da Robyn Sue Fisher: utilizzano l'azoto liquido
C’è la fila, da Smitten. Non è una notizia: c’è spesso, ogni giorno. Gli abitanti di San Francisco attendono il turno, è questione di pochi minuti: arrivano alla cassa, ordinano, aspettano i circa 90 secondi necessari perché il gusto scelto sia preparato live, davanti agli occhi. Smitten è una gelateria, una delle prime al mondo a usare solo l’azoto liquido nel preparare l’ice cream. Avete presente quegli chef un po’ mattocchi che, qualche anno fa, per stupire i loro clienti aprivano la tanichetta contenente N2 e, dopo aver lavorato un po’ di frusta in uno spettacolo di vapori freddi, vi servivano il gelato 2.0? Il futuro è ora qui, 432 Octavia street. L’innovazione diventa quotidianità, ciò che era avanguardia si normalizza.
Il successo di Smitten ha fatto rumore, negli Stati Uniti. Ne hanno parlato i media: Cnn, Wired, Huffington Post, Newsweek, l’ultimo è stato Time Magazine, il mese scorso. Per Vogue questo è "senza dubbio il più fresco, se non il migliore, gelato sulla terra". Giudizio corretto: qui tutto è fatto made-to-order, al momento, la singola porzione viene preparata quando il cliente la ordina alla cassa, per questo è possibile scegliere un solo gusto, tra i pochi a disposizione, quattro quante sono le macchine chiamate “Brrr”.
Il negozio di Smitten in 432 Octavia street, San Francisco: è un container riadattato
La bella e intraprendente Robyn Sue Fisher qualche anno fa, quando ancora vendeva i suoi "gelati all'azoto" per strada, con Brrr caricata su un carrettino
I suoi gelati non contengono conservanti o stabilizzatori: il prodotto viene consumato sul momento, inoltre è necessario utilizzare materie prime naturali e senza aggiunta di emulsionanti perché l’azoto renderebbe colloso il risultato. Pochi gusti, a rotazione tra una ventina studiati con lo chef Robyn Lenzi: squisiti “caramello salato” e “cioccolato Tcho al 60,5%” (Tcho è un piccolo produttore locale di cioccolato). Ve ne sono di curiosi, stagionali: “olio di oliva con shortbread alla lavanda” (lo shortbread è un biscotto scozzese al burro), “tè Earl Grey con cioccolato al latte”, “fragole con aceto balsamico”. Il meccanismo funziona a meraviglia, ha già imitatori sulla costa opposta (la gelateria Chill-N, in Florida). Quando attraverserà l’oceano?
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera