12-10-2019
Spaghettone di Gragnano al pomodoro in bianco, caviale di basilico, crema di datterini gialli del Vesuvio: interpretazione eccellente di un classico, la firma è di Marco Del Sorbo alla Terrazza Fiorella dell'Art Hotel Villa Fiorella di Massa Lubrense, in Penisola Sorrentina
Noi che cerchiamo una via ragionevole per un’haute cuisine mediterranea più contemporanea, capace di scrollarsi di dosso l’impronta che la relega spesso al ruolo di “versione imbellettata della cucina di casa” - o della trattoria - con tutto il suo gusto straordinario ma anche i limiti che ne ostacolano la piena affermazione (eccessi gustativi, una certa gravezza, l'eccesso calorico...) punteremo d'ora in poi molto volentieri Google Maps su via Vincenzo Maggio 5 a Massa Lubrense. Lì si trova l'Art Hotel Villa Fiorella, una vera e propria chicca: edificio già luogo di pernottamento quando era una semplice pensione, ora perfettamente ristrutturato a dimora di charme con 23 stanze, tutto giocato sulle trasparenze del vetro e sul bianco delle pareti, a picco sulla bellezza del mare e dei tramonti infuocati con il sole che sparisce dietro Capri, da godersi sorseggiando un cocktail alla Cielo Sky Lounge dopo un tuffo nella piscina panoramica riscaldata.
L'Art Hotel Villa Fiorella
La Cielo Sky Lounge
Marco Del Sorbo
L'inizio del cursus honorum è stato classico: Grand Hotel Convento di Amalfi, il San Pietro di Positano, il Grand Hotel Angiolieri a Vico Equense, il Villa Cimbrone a Ravello. Poi, però, l'estero, «Parigi, la California, l'Austria, la Svizzera», con un passaggio anche da Yannick Alléno al Pavillon Ledoyen. Tutte cose che si vedono nei suoi piatti, che raccontano il Mediterraneo con estrema pulizia di gusto (con qualche eccezione), un equilibrio raro, un uso diffuso - ma non abuso - dell'agrume come nota acida-aromatica, un'esattezza nelle cotture. Così è, ad esempio, per l'ottimo Tonno in crosta orientale con gel di limone: molto delicato e fresco, dalla carne rosea al punto giusto, proprio buono; o per il magistrale Spaghettone di Gragnano al pomodoro in bianco, caviale di basilico, crema di datterini gialli del Vesuvio, che è un po' la prova provata di quanto si possa fare per trasportare i nostri eccelsi sapori in una modernità non di facciata, ma apprezzabile al palato per intensità, sapidità, con le componenti acide e dolci al posto giusto. Anche quando Del Sorbo rimane più legato a un percorso classico (Triglia in crosta di pane, salsa al fiordilatte, involtini di bietola e gamberi, riduzione di bouillabaisse) lo fa con estrema eleganza, che si riscontra persino negli ottimi dessert, tra i quali spicca un notevole Soufflé di cioccolato fondente e caramello salato.
Terrazza Fiorella
E ora la nostra cena, negli scatti di Tanio Liotta.
Tonno in crosta orientale (zenzero, lime, paprika, cocco...), gel di limone
Polpettina fritta di melanzana
Gambero rosso con gel d'arancia, fumo di foglie di limone
Ostrica, aneto, gel di limone
Carpaccio di ricciola, uovo di quaglia fritto, verdure croccanti, gazpacho di ciliegie e pomodorini datterini. Gran bel piatto, esteticamente raffinatissimo. Manca qualche granello di sale Maldon a completare
Il vitello tonnato... l'evoluzione. Vitello cotto e crudo, gelato di fegatini di pollo, salsa tonnata, tartufo nero dei Faito
Meraviglioso lo Spaghettone di Gragnano al pomodoro in bianco, caviale di basilico, crema di datterini gialli del Vesuvio. La pasta è cotta nell'acqua di pomodoro
Risotto alla "pescatora" mantecato al burro acido al limone, crudo di mare (tonno rosso, scampo, gamberi, poi cozze e vongole cotte)
Merluzzo in oliocottura in crosta di culatello, pesto di zucchine, zucchine alla scapece e salsa di alici di Cetara. Piatto fin troppo intenso, da pulire
Triglia in crosta di pane, salsa al fiordilatte, involtini di bietola e gamberi, riduzione di bouillabaisse
Sorbetto di mojito, crumble di mandorle, foglie di menta
Pasta sfoglia, mousse di vaniglia e ricota, bigné, pera sciroppata, sorbetto di zenzero e pere
Soufflé di cioccolato fondente e caramello salato
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera