22-10-2017

Al Regio Patio la cucina di Andrea Costantini

A Garda, sul lago, un ottimo professionista per 10 anni con Barbieri conduce il ristorante dell'hotel Regina Adelaide

Lo chef Andrea Costantini del Regio Patio, ristor

Lo chef Andrea Costantini del Regio Patio, ristorante gastronomico (ce n'è un secondo, dedicato agli ospiti dell'albergo) del Regina Adelaide, a Garda (Vr)

Qualche settimana fa parlavamo con Roberto Serra, ottimo chef del Su Carduleu ad Abbasanta, in Sardegna (ne scriveremo prossimamente) e lui rievocava il periodo passato con Bruno Barbieri al Villa del Quar, «quando puntavamo alla terza stella e sous di Barbieri era Andrea Costantini, un gran professionista». Lo sapevamo già, perché qualche tempo prima avevamo avuto modo di assaggiare la sua cucina, sul Garda, anzi proprio a Garda, paesone di poco più di 4mila abitanti che s’affaccia sul lago, sponda veronese. Il ristorante Regio Patio in cui è ora chef Costantini, friulano di Udine, classe 1974, è uno di quei luoghi appartati, dei quali non si parla particolarmente. Eppure è intrigante.

Il Regina Adelaide, sulla destra

Il Regina Adelaide, sulla destra

Intanto, diciamo subito che è un ristorante d’hotel, il Regina Adelaide, quattro stelle a conduzione familiare (Adelaide, regina del Sacro Romano Impero qualche decennio prima dell'anno Mille, fu per qualche tempo imprigionata nella Rocca di Garda a seguito di una congiura di Palazzo, prima della sua ascesa al trono). Aperto nel 1965, non ha mai cambiato gestione, quella della famiglia Tedeschi, che continua a occuparsene con cura: l’elegante villa Liberty dei primi del ‘900 e i 4 edifici connessi ospitano 59 stanze diverse l’una dall’altra e arredate personalmente da Annalisa Tedeschi. Donna di buon gusto: preserva le atmosfere calde e i mobili d’epoca che raccontano la storia dell’edificio, ma non fa mancare dettagli di design che impediscono alla classicità dell’insieme di scadere nel fané. Quindi lampade Atollo di Vico Magistretti, divani Chester realizzate da Frau, poltrone Lc2 di Le Corbusier prodotte da Cassina… A tavola invece ci accolgono le stoviglie Royal Albert. Insomma, un luogo con un’anima e un’eleganza sua propria, non banale.

Andrea Costantini con Annalisa Tedeschi e il figlio Gianpiero

Andrea Costantini con Annalisa Tedeschi e il figlio Gianpiero

Costantini è chiamato a trovarvi il giusto equilibrio tra impostazione “da villeggiatura” - a prevalenze inglese e tedesca - e anima gourmet. Vi riesce con classe, dal 2010, quando ha preso la guida della cucina, reduce da un decennio anni con Barbieri, come detto (un anno alla Locanda Solarola e nove al Villa del Quar). Che il curriculum sia quello giusto lo si evince dall’ottima padronanza tecnica e dalla capacità di gestire la componente aromatica: gusti pieni ma puliti, didascalici ma con una certa raffinatezza. Lo stile risulta così integrato col contesto: i piatti sono caldi, ricchi di sapore, ma con quell’eleganza di fondo, non certo avanguardista ma nemmeno retrò, che caratterizza il Regina Adelaide.

Carpaccio di sedano rapa di Verona marinato, noci di capesante, chips di grano saraceno, noci marinate e speziate

Carpaccio di sedano rapa di Verona marinato, noci di capesante, chips di grano saraceno, noci marinate e speziate

Sarde di lago bardate di lardo di Arnad, cipollotto grigliato, olio alla menta e aceto di lampone

Sarde di lago bardate di lardo di Arnad, cipollotto grigliato, olio alla menta e aceto di lampone

Gnocchi con purea di cavolfiore, lamelle di cavolfiore grigliato, scampi, mandorle, brodi di agrumi e olio di dragoncello

Gnocchi con purea di cavolfiore, lamelle di cavolfiore grigliato, scampi, mandorle, brodi di agrumi e olio di dragoncello

La nostra degustazione è iniziata, dopo piacevoli appetizer, con un non lardo: Carpaccio di sedano rapa di Verona marinato, noci di capesante, chips di grano saraceno, noci marinate e speziate. Il lardo vero è arrivato successivamente, nelle Sarde di lago bardate di lardo di Arnad, cipollotto grigliato, olio alla menta e aceto di lampone: davvero ottime. Convincenti anche gli Gnocchi con purea di cavolfiore, lamelle di cavolfiore grigliato, scampi, mandorle, brodi di agrumi e olio di dragoncello, dove la componente aromatica ben dialoga con la dolcezza di fondo.

Doppia tagliatella tirata al mattarello con limone, parmigiano, misticanza di verdure, polvere di guanciale di porchetta e sugo di pollo

Doppia tagliatella tirata al mattarello con limone, parmigiano, misticanza di verdure, polvere di guanciale di porchetta e sugo di pollo

Animelle di vitello con foglie di bietola croccante, mandorle e salsa all’arancia

Animelle di vitello con foglie di bietola croccante, mandorle e salsa all’arancia

La pasta è fatta in casa: Doppia tagliatella tirata al mattarello con limone, parmigiano, misticanza di verdure, polvere di guanciale di porchetta e sugo di pollo, un piatto con i muscoli. Piuttosto corretto il Fegato grasso d’anatra, anguilla caramellata, misticanza agrodolce allo zenzero, proposta cui imputare semmai fin troppa ricchezza gustativa, mentre notevolissime – il piatto salato migliore, diremmo – sono state le Animelle di vitello con foglie di bietola croccante, mandorle e salsa all’arancia.

Indivia quasi dolce, pasta di pistacchi, ganache di cioccolato bianco, pompelmo rosa e gnocco bianco

Indivia quasi dolce, pasta di pistacchi, ganache di cioccolato bianco, pompelmo rosa e gnocco bianco

Crêpe bruciata al mascovado, fragole, confettura di latte e gelato di riso

Crêpe bruciata al mascovado, fragole, confettura di latte e gelato di riso

Abbiamo trovato però di altissimo livello il ponte successivo col mondo dolce: Indivia quasi dolce, pasta di pistacchi, ganache di cioccolato bianco, pompelmo rosa e gnocco bianco, dall’equilibrio perfetto, sintesi pura di alta cucina. Finale senza sbavature con la Crêpe bruciata al mascovado, fragole, confettura di latte e gelato di riso. Costantini, lo si è detto già all’inizio, è un ottimo professionista. Dal 2009 segue, oltre al ristorante, anche la vicina pasticceria.


Carlo Mangio

Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo?
La meta è comunque golosa, per Carlo Passera

Carlo Passera

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Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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