19-12-2021
La copertina di Nati Sostenibili, Rizzoli, 240 pagine, 29,90 euro
Nati Sostenibili - Storie dalla campagna italiana tra scienza e coscienza è il nuovo libro di Sara Porro, giornalista e scrittrice di gastronomia e di viaggio; è stato pubblicato in questi giorni da Rizzoli, in collaborazione con Cortilia, azienda che offre la spesa online a filiera corta, in particolare per i prodotti agricoli. E' soprattutto una raccolta di storie e di esperienze, di agricoltori e produttori grandi e piccoli impegnati a lavorare rispettando l'ambiente, i lavoratori, gli animali.
Sostenibili, appunto. Una parola, va detto, sempre più ingombrante per quanto è usata ormai in qualsiasi contesto: così tanto, e spesso così a sproposito, da rischiare di perdere almeno un po' del proprio significato, che invece è molto importante. Il volume curato da Porro è interessante e coinvolgente proprio perché parte dalla consapevolezza che parlare di "sostenibilità" è una cosa complessa, che merita un approccio meticoloso, e perché mette in campo un taglio originale nel trattare questi temi.
«Scrivo di gastronomia da dieci anni - continua Porro - pensavo davvero di poter contare su alcune certezze...che invece mi sono resa conto non fossero suffragate dai fatti e da un approccio scientifico alla materia. Abbiamo rivendicato questo termine, sostenibilità, perché è la parola giusta per affrontare gli argomenti che si trovano nel libro, ma abbiamo voluto evitare ogni semplificazione, perché sono temi che meritano invece un approfondimento attento. Spesso quando sentiamo parlare di sostenibilità, siamo esposti a visioni semplicistiche, a slogan, soprattutto quando questi temi vengono tradotti nel linguaggio del marketing. Questo vale sia per la grande industria che si propone come sostenibile, sia per i piccoli produttori che a volte si dicono sostenibili semplicemente in quanto "piccoli"».
Sono nove i capitoli del libro e a ciascun capitolo corrisponde una storia diversa, dall'allevamento dei bovini all'approvigionamento idrico per l'agricoltura, dalla riscoperta di antiche colture e razze dimenticate alla plastica degli imballaggi, o ancora al tema drammatico del caporalato nella coltivazione e nella raccolta di pomodori. In ognuna di queste storie si alternano effettivamente digressioni più tecniche e racconti personali, storie di donne e uomini che hanno dedicato la propria vita alla produzione agroalimentare guidata dalla stella polare della sostenibilità.
Dal primo saltiamo all'ultimo capitolo di Nati Sostenibili, affidato alla sensibilità e alla scrittura limpida di Sonia Gioia, che tocca il tema più delicato e doloroso, dovendo parlare di coltivazioni di pomodori, di sfruttamento del lavoro stagionale e di caporalato. Gioia ci porta a Rignano Garganico, che prima definisce nel libro "paese presepio che se ne sta fieramente arroccato su una delle vette del promontorio garganico", e poco dopo spiega come "a fare la fama di Rignano Garganico da una manciata d'anni è il ghetto. Anzi, il Gran ghetto. E' quello che guadagna al paesello fatato una lunta teoria di pagine di cronaca, nera".
Oltre a sottolineare il lavoro intelligente e attento di Sara Porro e degli altri autori che hanno collaborato con lei alla realizzazione di Nati Sostenibili - Storie dalla campagna italiana tra scienza e coscienza, vale la pena di menzionare la scelta di devolvere le royalties del libro alla Fondazione Umberto Veronesi, per il sostegno dei progetti di ricerca e divulgazione scientifica.
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Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
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