20-08-2013

A Trento con Alfio Ghezzi (II parte)

Prosegue il viaggio alla scoperta del capoluogo trentino fra ristoranti, enoteche e osterie

Una visione panoramica di Trento: la città, come

Una visione panoramica di Trento: la città, come illustra Alfio Ghezzi, è ricca di insegne degne di nota, come il ristorante Scrigno del Duomo dello chef Alfredo Chiocchetti o l'Enoteca Provinciale ospitata all'interno di Palazzo Roccabruna

segue dalla prima parte

Usciti dallo Scrigno del Duomo ma rimanendo sempre nella piazza del Duomo di Trento, avrei fatto terminare a Goethe il pranzo con un ottimo caffè gustato da seduto ai tavolini sotto i portici del Caffé Italia (piazza del Duomo 7, +39.0461.985265). Prima di lasciare questa parte di città, alla fine di uno dei vicoletti che partono dall'angolo nord-ovest della piazza, non gli avrei fatto mancare un assaggio di crudo di mare Ai Vicoli, tanto per ricordare che Chioggia e l'Adriatico non sono poi così lontani. È un ristorante ricercato e unico nell'arredamento, minimale ma allo stesso tempo materico, in cui la cucina è fatta di grandi materie prime poco trasformate e servite in purezza.

Il Caffè Italia in piazza del Duomo

Il Caffè Italia in piazza del Duomo

Immagino che a questo punto, lasciato il centro e passeggiando verso la parte sud della città, volgendo lo sguardo verso Ravina e Romagnano avrebbe puntualizzato con queste parole: «Per un buon miglio la strada corre tra muri su cui si affacciano le spalliere di viti; quando i muri non sono abbastanza elevati s'è cercato di alzarli con pietre, rovi o altro, per impedire che i passanti colgano i grappoli. Molti possidenti spruzzano i filari esterni di calce che rende i frutti non commestibili ma non nuoce al vino, essendo tutta espulsa dalla fermentazione», introducendo così una delle più importanti realtà del Trentino, la vitivinicoltura.

Come non avrei potuto portarlo quindi a Palazzo Roccabruna, sede dell'enoteca provinciale del trentino, in cui è possibile scoprire i sapori e i profumi dei vini trentini e delle bollicine metodo classico Trento Doc. Oppure, cambiando registro in una vineria davvero fuori dal tempo, all'Osteria della Mal'Ombra (corso 3 Novembre 43, +39.0461.390696), dove un oste a suo dire un poco scontroso, io lo trovo divertente, propone vini di piccoli produttori e ricercate birre.

L'ultimo assaggio che avrei consigliato al grande scrittore, avendo da poco oltrepassato il Brennero e anche il confine linguistico di Salorno, per familiarizzare con la «terra dove fioriscono i limoni», sarebbe stata la straordinaria pizza di Albert. Questo giovane ragazzo conduce la pizzeria aiutato solo dalla madre e accoglie gli ospiti con una vistosa toque tricolore un po' schiacciata da un lato, a ricordare che la pizza è un vero simbolo di italianità, che non è roba da poco e che, aggiungo io, è fantastica con il Trento Doc!

2. fine


Storie di cuochi

Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista

a cura di

Alfio Ghezzi

Trentino di Breguzzo, classe 1970, ha alternato l'originaria vocazione di cuoco a quella di studente presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Trento. Nel 2004, ritorno ai fornelli prima con Gualtiero Marchesi, poi con Andrea Berton, poi al timone della Locanda Margon, ancora a Trento. A ottobre 2019 apre il suo Senso - Alfio Ghezzi, all'interno del Mart di Rovereto, e nella primavera del 2021 ne apre una seconda sede all'interno di EALA, hotel 5 stelle Lusso a Limone sul Garda.

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