segue dalla prima parte
Usciti dallo Scrigno del Duomo ma rimanendo sempre nella piazza del Duomo di Trento, avrei fatto terminare a Goethe il pranzo con un ottimo caffè gustato da seduto ai tavolini sotto i portici del Caffé Italia (piazza del Duomo 7, +39.0461.985265). Prima di lasciare questa parte di città, alla fine di uno dei vicoletti che partono dall'angolo nord-ovest della piazza, non gli avrei fatto mancare un assaggio di crudo di mare Ai Vicoli, tanto per ricordare che Chioggia e l'Adriatico non sono poi così lontani. È un ristorante ricercato e unico nell'arredamento, minimale ma allo stesso tempo materico, in cui la cucina è fatta di grandi materie prime poco trasformate e servite in purezza.

Il Caffè Italia in piazza del Duomo
Immagino che a questo punto, lasciato il centro e passeggiando verso la parte sud della città, volgendo lo sguardo verso Ravina e Romagnano avrebbe puntualizzato con queste parole: «Per un buon miglio la strada corre tra muri su cui si affacciano le spalliere di viti; quando i muri non sono abbastanza elevati s'è cercato di alzarli con pietre, rovi o altro, per impedire che i passanti colgano i grappoli. Molti possidenti spruzzano i filari esterni di calce che rende i frutti non commestibili ma non nuoce al vino, essendo tutta espulsa dalla fermentazione», introducendo così una delle più importanti realtà del Trentino, la vitivinicoltura.
Come non avrei potuto portarlo quindi a
Palazzo Roccabruna, sede dell'enoteca provinciale del trentino, in cui è possibile scoprire i sapori e i profumi dei vini trentini e delle bollicine metodo classico
Trento Doc. Oppure, cambiando registro in una vineria davvero fuori dal tempo, all'
Osteria della Mal'Ombra (corso 3 Novembre 43, +39.0461.390696), dove un oste a suo dire un poco scontroso, io lo trovo divertente, propone vini di piccoli produttori e ricercate birre.
L'ultimo assaggio che avrei consigliato al grande scrittore, avendo da poco oltrepassato il Brennero e anche il confine linguistico di Salorno, per familiarizzare con la «terra dove fioriscono i limoni», sarebbe stata la straordinaria pizza di
Albert. Questo giovane ragazzo conduce la pizzeria aiutato solo dalla madre e accoglie gli ospiti con una vistosa
toque tricolore un po' schiacciata da un lato, a ricordare che la pizza è un vero simbolo di italianità, che non è roba da poco e che, aggiungo io, è fantastica con il
Trento Doc!
2. fine