07-02-2018

Quanta Acquolina nei piatti di Narducci

Tanta pasta e tanto mare nelle proposte dello chef del ristorante del First Hotel a Roma, tra i relatori a Identità 2018

Il Carpaccio di gamberi rossi di Mazara di Alessan

Il Carpaccio di gamberi rossi di Mazara di Alessandro Narducci, chef di Acquolina, ristorante all'interno del The First Hotel a Roma

A Roma via del Vantaggio, un nome che suona bene per una strada, taglia via di Ripetta partendo da via del Corso e morendo a ridosso del Tevere. Piazza del Popolo è vicina e dal terrazzo sul tetto del The First Hotel lo sguardo abbraccia tutta Roma. La capitale ti frega così, con la sua bellezza. Passi la giornata a maledire ogni disservizio, poi però sali in camera, in un albergo ricavato in una palazzo con almeno duecento anni di storia, e basta spostare le tende al tramonto e rimani senza fiato, conquistato dalla luce e dal panorama.

The First non è solo un’ottima struttura ricettiva, ma accoglie pure un valido ristorante, due a dire la verità perché l’Acquolina dei fratelli Troiani, il Convivio

la loro casa madre, non è solo il ristorante di alta qualità al piano terra, stessa sala per le prime colazioni la mattina, ma anche il locale all’ultimo piano chiamato Acquaroof. Impossibile sbagliarsi anche perché uno è racchiuso in una scatola senza finestre e l’altro si apre al cielo e si allarga tutt’attorno.

L’Acquolina ha una prima vita e da pochi mesi ne vive una seconda. Quel Capitolo II (secondo, non undici) che troneggia nella terza pagina del menù sta a testimoniarlo: il secondo capitolo, quello in centro, in via del Vantaggio, dopo il primo in zona Fleming. Il trasferimento risale allo scorso maggio, un mese e mezzo di lavori e il 15 giugno apriva l’Acquaroof, più avanti il ristorante vero e proprio. Con fine gennaio il secondo atto, piatti e menù nuovi sotto la regia di Alessandro Narducci.

Scottadito di ricciola e panzanella

Scottadito di ricciola e panzanella

Le sue proposte non seguono i sentieri di sempre: antipasti, primi… dessert, menù degustazione. C’è una grande carta che raccoglie 14 proposte sparpagliate in pagina. Tutto in forme variabili, pietanze che a seconda del desiderio e della fame possono diventare antipasto, primo o secondo. Poi due sentieri, uno più ricco con 12 momenti e un secondo con sei. Il lieto fine fa capolino in coda per dolci conclusioni.

Io che non amo catene e imposizioni, scappo appena posso dai degustazione per crearmi il mio sentiero, quasi sempre confrontandomi con chi prende la comanda. Ci sono proposte che mi suonano perfette, altre che hanno una nota di troppo, altre ancora che proprio non mi emozionano. Poi ci sono nomi che vanno spiegati per non sentirsi spiazzati quanto hai il piatto sotto al naso. Il Carpaccio

Linguine, vongole e prezzemolo

Linguine, vongole e prezzemolo

di Narducci ad esempio è di Gambero rosso di Mazara, piccante per via della ’nduja, quindi mandorle, chips di ceci e rucola. Lo scottadito non è di agnello, bensì ricciola scottata con panzanella e clorofilla di basilico.

Poi ecco arrivare Linguine, vongole e prezzemolo, goduriosissimo per via della pasta cotta in acqua di vongole, zenzero e un nulla di burro di cacao a legare. La Zuppa prima e dopo è un ripensare al Brodetto alla sambenedettese con pesci crudi e brodo che rappresenta il lato cotto. Con il Mare e monti torniamo a una pasta, uno spaghettone condito con ricci e ‘nduja (ho scelto io di bissare io il salame calabrese), piatto sostenuto, degna chiusura di una cena fatta pensando anche a Identità Milano 2018 quando Narducci il 4 marzo sarà tra i relatori di Identità di Pasta.

ACQUOLINA
presso The First Hotel
Via del Vantaggio 14
00186 Roma
Telefono: +39.06.3201590
Mail: info@acquolinaristorante.it
Chiusura: sempre chiuso a pranzo e l’intera domenica, aperto solo a cena da lunedì a sabato.
Prezzi: i piatti nella Grande carta variano tra i 26 e i 45 euro, dessert tra i 15 e i 20. Due menù degustazione: 130 e 95 euro


Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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