04-10-2020

Luca Abbruzzino, levità di Calabria

A Catanzaro, nel ristorante a conduzione familiare trainato dal giovane talento. Mano sempre più leggera, gusto pienissimo

Rosetta, Luca e Antonio Abbruzzino, ristorante A

RosettaLucaAntonio Abbruzzino, ristorante Abbruzzino, Catanzaro

È estremamente difficile mantenere una mano lieve: accurata, precisa, saporita e caratterizzata ma anche lieve, nel tono e nel gusto. Ci riesce Luca Abbruzzino nel suo ristorante Abbruzzino a Catanzaro, contornato e coadiuvato dall'intera famiglia: sorella Antonella con marito, mamma Rosetta e papà Antonio, un altro cuoco di grande spessore.

È la terza volta che sediamo a questa tavola, e ogni volta notiamo un'impressionante evoluzione, caratterizzata sì dalla tecnica che i piatti richiedono, ma anche dalla sempre più naturale levità, dal gesto semplice e naturale con cui piatti anche complicati e impegnativi vengono serviti al cliente quasi fossero ovviamente strutturati.

Ma non c'è nulla di ovvio qui. Nulla di scontato. Gli ingredienti di questa terra sono aspri o piccanti, duri o dolcissimi, forti o sapidi. Ma difficili da domare, difficili da levigare e coniugare. Luca ci riesce, utilizzando il cucchiaio come un violino, che insinua il sapore in bocca ed esplode solo all'interno, quando gli ingredienti si fondono in un concerto di sapori.

Spaghettone, melanzana affumicata e ricci di mare

Spaghettone, melanzana affumicata e ricci di mare

Riso cipollotto calamaro e liquirizia

Riso cipollotto calamaro e liquirizia

E anche il servizio in sala (sempre di famiglia si tratta...) è attento e silenzioso, ma presente e cortese: mai un bicchiere vuoto in tavola, né di acqua né di vino, mai una briciola lasciata sulla tovaglia, mai un piatto vuoto in attesa di essere levato.

Abbiamo assaggiato:

Gambero, merendella e pepe verde: grande abbondanza di pesca merendella in Calabria quest'anno, frutto tipico di queste terre.

Ricciola, kiwi, cetriolo e prezzemolo: un altro piatto nuovo di quest'anno.

Baccalà total white.

Riso cipollotto calamaro e liquirizia: un classico di Luca ma sempre di benvenuto alla tavola.

Spaghettone, melanzana affumicata e ricci di mare: una bomba! Grande miscela di sapori, grande gusto, eppure ancora una volta lieve nel primo assaggio e via via crescente in bocca.

Bottoni "poveri ma ricchi", pane e tartufo: grande piatto, simbolo della coincidenza degli opposti, una delle chiavi della cucina di Abbruzzino.

Scorfano, ‘nduja, curcuma e pinoli: in carta già nel 2017.

Pane, olio e zucchero

Pane, olio e zucchero

Anatra al barbecue, pomodoro e pesca: la carne si scontra e sposa nel sapore con la dolce insalata di contorno.

Basilico, primo sale e macedonia di verdura estiva: piatto di quest'anno, super fresco.

Pane, olio e zucchero: un piatto del 2009 rivisitato quest'anno.

Non ci stancheremo mai della cucina di Abbruzzino. Della bellezza dei suoi piatti. Del loro gusto pieno, ma mai pesante. Del sorriso suo, e della sua famiglia. Delle attenzioni e delle premure delle persone di questa terra.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Fulvio Marcello Zendrini

Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico

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