07-11-2018
Pavè di storione, mousseline di patate affumicate e caviale Oscetra, piatto cucinato da Michelangelo Mammoliti alla Madernassa di Guarene (Cuneo) per Save the Truffle, campagna di crowdfunding concepita per salvaguardare l’ambiente del Tartufo Bianco d’Alba
Sono i giorni del tartufo, e non solo per il menu in onda in via Romagnosi fino al 10 novembre. Giovedì scorso si è tenuta alla Madernassa di Guarene (Cuneo) un appuntamento con uno sfondo benefico, pensato per la salvaguardia delle tartufaie: il ricavato è stato destinato al progetto Save the Truffle, campagna di crowdfunding concepita per salvaguardare l’ambiente naturale del Tartufo Bianco d’Alba. «Se vogliamo evitare la scomparsa del tartufo», si diceva a inizio serata, «dobbiamo proteggere i boschi, smettere di inquinare i torrenti e mettere a dimora nuove piante tartufigene». Il tartufo non è infatti un bene infinito, e tantomeno lo sarà se non si corre presto ai ripari, se non si smette di considerare il fungo ipogeo come bene “alla mercè” di chiunque. A questo si aggiunga il fatto che molti dei terreni adibiti a “tartufaie” sono stati soppiantati da coltivazioni di noccioleti, in genere più redditizi. L’iniziativa segue al successo della cena organizzata nel 2016 al Castello di Grinzane Cavour, dove si intrecciarono caviale, champagne e Tartufo Bianco d’Alba tra le quattro mani degli chef Alain Dutournier del Carré des Feuillants di Parigi e il resident Marc Lanteri. Lo scorso anno, la seconda edizione con Ugo Alciati e Flavio Costa.
Carnaroli Riserva San Massimo cotto in estrazione di sedanorapa e infusione leggera alla bagna cauda
Cremoso di noce pecan, latticello, cuore di Tartufo bianco d’Alba (a forma di Piemonte)
Michelangelo Mammoliti
Trifolau all'opera
Soddisfatta a fine serata la presidente della Fiera Liliana Allena: «Non è insolito ricevere donazioni al progetto da persone che vivono dall’altra parte del mondo. Questo ci sprona a fare sempre meglio, perché significa che se un americano di Miami, così come è accaduto, viene a visitare la Fiera, apprezza il nostro tartufo e si sente talmente coinvolto da fare una donazione per la salvaguardia dei nostri territori, noi abbiamo fatto centro, e possiamo garantire alle nostre tartufaie una salvaguardia adeguata».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1975, ingegnere creativo, in ricordo di un docente che la definiva troppo creativa per fare l’ingegnere. L’ha avuta vinta lui: così dopo anni spesi nel settore energetico, scrivendo di cibo e viaggi nel tempo perso, oggi scrive a tempo pieno di storie di cibo, di mani che lavorano il cibo, di teste che lo creano. Co-autrice de Storie di cibo dietro nelle Terre di Expo, ideatrice del progetto Storie di cibo dietro le sbarre, che sarà un prossimo libro. Adora il buon cibo e il buon vino