25-03-2017
Il fantastico Canederlo di Andrea Tortora è stato tra le creazioni apprezzate a Identità Milano 2017 allo stand Agrimontana
Quando si conclude un viaggio, si pensa sempre che si sia chiuso definitivamente un capitolo le cui uniche tracce sono un pugno di ricordi e una manciata di scatti rubati. Per ogni ritorno, invece, c’è sempre una partenza successiva: il quotidiano che riprende, nuovi progetti che si aprono. Le potremmo chiamare evoluzioni.
La vita di ognuno di noi si muove verso un obiettivo, attraverso una serie di tappe alla ricerca di una verità in apparenza diversa nella sostanza identica. Non è altro che dar voce alla propria vocazione, renderla una passione ancor prima che una professione per arrivare a esprimere se stessi. In questo percorso esprimiamo in forme diverse la nostra libertà, appropriandoci prima di conoscenza, tecnica e pratica, facendo della ragione e dell’estetica le variabili imprescindibili per poter dar spazio alla libertà di creare e di emozionarsi attraverso il frutto delle nostre idee. Di tutti questi saperi si parla ogni anno a Identità Golose, che vive del privilegio di saperli declinare in sapori salati e dolci a seconda dei loro interpreti.
Il pasticciere Emmanuele Forcone ha stuzzicato la curiosità di addetti ai lavori e golosi sul tema della struttura. Un esempio è il suo Morbidone, una torta da forno formato mignon, che vive del contrasto tra morbido e fondente, tra il velluto di pasta di nocciola, il profumo della pasta d’arancia candita, la delicatezza del lampone e il dolce amaro del cioccolato al latte Morogoro.
Diego Crosara
È insolito l’incontro in un Canederlo di Alto Adige e Giappone, alta ristorazione e street food, grazie a una piastra nipponica – usata per cuocere il polpo - nella quale viene versata una miscela di farina, uova, ricotta e cacao che, appena addensata, accoglie una sfera di gianduia per poi diventare canederlo.
Marco Perez
L’uovo viene destrutturato, ripensato e scomposto in tuorlo e albume, cotti diversamente aggiungendo il fagiolo cannellino – anch’esso scomposto e destrutturato - portato a crema e la pasta di nocciola montata all’acqua e le nocciole tostate bollite. Una crema di tre alghe regala tutta la sapidità del mare e, infine, il fiore edibile del fagiolo riporta dolcemente all’inizio della storia. Marco Perez ha voluto così impreziosire la riflessione sulla ragione, l’estetica e il sentimento a chiusura del congresso e ricordando a tutti noi che viviamo di fiabe, che abbiamo ascoltato e che sempre racconteremo per addolcire la vita.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose