07-09-2021
Ciro Oliva (Concettina ai Tre Santi, Napoli), classe 1993, tra i protagonisti più attesi di Identità di Pizza, lunedì 27 settembre in Sala Blu 2, ore 15.30. Per iscrizioni, clicca qui
Saper guardare avanti senza mai tradire la memoria che diventa una scintilla fantasiosa ed affettuosa. Ciro Oliva, la quarta generazione di storici pizzaioli, è rimasto dove aveva iniziato la bisnonna Concettina che nel 1951 sfornava pizze fritte per gli abitanti del rione Sanità. Qui c'è L'Oro di Napoli, il ricordo di Sophia Loren e la casa di Totò, anima e core di una città dalle mille sfaccettature. E qui c'è anche la pizzeria di Ciro, Concettina ai Tre Santi, cresciuta nel tempo grazie alla segreta preparazione dell'impasto di papà Antonio. Ciro ha preso in mano la pizzeria con un motto che racconta bene la sua intraprendenza: “La curiosità e il confronto per me sono tutto”. Ma Ciro è anche genuinità, sorriso, adrenalina e idee che oltrepassano lo schema di un menu potente e delicato insieme. Ciro ha amplificato il “potere” della pizza facendola diventare strumento di comunicazione a 360 gradi, dove arte, cultura e moda fanno parte dello stesso “impasto”. E così ogni portata arriva su un piatto dal look diverso, dai colori intensi e gioiosi, con presentazioni divertenti e sorprendenti e la magia di uno cooking show dal vivo, grazie all'estro di Ciro e del suo staff. Nulla è banale e anche questa è un'arte, come quella di recapitarti al tavolo fette di pizza in scatole di cartone disegnate da Pasquale De Stefano, 73 anni, l'ultimo numeraio di Napoli che ancora realizza i cartelli con i prezzi e le informazioni della merce in vendita nei mercati rionali.
Ciro vuole difendere l'immenso serbatoio di artigianalità sparso (e poco valorizzato) sul territorio campano. Sedersi nel suo locale è come stare in famiglia: la pizza è il pane quotidiano da condividere insieme e lui stesso t'invita “a mangiare con le mani, a sporcarti, a fare la scarpetta come se fossi a casa tua”. Il gusto che scatena emozioni sulla scia del ricordo e dell'affetto. Per questo il panino caldo Annarell' è dedicato alla mamma ed è un tripudio di zucchine in tre consistenze, prosciutto crudo 24 mesi, olio evo e provola affumicata mentre il ragù che ritrovi su più impasti profuma di nonna Nunzia e della sua pazienza nel cuocerlo per ore infinite. Ieri come oggi il tempo di cottura non va tradito, Ciro lo sa bene.
Alle prese col tartufo nero del Molise
Montanara al contrario
Pizza burro e Parmigiano 48 mesi e Pizza, burro e alici affumicate
Panino Annarell'
Lui fa proprio questo: da buon artigiano fa innovazione appoggiandosi all'eccellenza di altri artigiani. “Il mio menù – spiega - racconta quello che siamo, una terra preziosa che non può lasciare soli chi la coltiva. Dobbiamo fare di tutto perché non scompaia il mestiere del contadino, dobbiamo investire perché i giovani si avvicinino ai campi e s'innamorino di una produzione di ortaggi e materia prima che non ha eguali nel mondo. Il reddito di cittadinanza non è stata una scelta vincente, ha tolto stimoli ai giovani che preferiscono accontentarsi piuttosto che sacrificarsi. La ripartenza è stata dura anche per la difficoltà nel reperire il personale”.
Ciro parla con saggezza antica ma spirito moderno e te ne accorgi, per esempio, dall'abbondante utilizzo di Parmigiano Reggiano: “Io appartengo alla nuova generazione di pizzaioli, per me è normale farne uso. Con il parmigiano sono cresciuto, mamma lo metteva ovunque”. Ciro è una scheggia, si muove velocemente e non trascura nessun tavolo, prestando attenzione alle singole esigenze e regalando straordinari “fuori programma”. Arriva un buyer, gli consegna un cesto di tartufi neri portati dal Molise e lui in un attimo, con orgoglio ed abbondanza, te li serve a scaglie su una fetta di pizza impreziosita dal burro. Impasto, burro e tartufo. Tu chiamale se vuoi... emozioni.
Pizza Parmigiano e tartufo
Pizza preferita di Ciro, in teglia
Il cartone di Pasquale De Stefano
a cura di
giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo
La grande squadra di DryMilano, pizzeria&cocktail bar a Milano
(crediti fotografici @Silvia Sirpresi)
La Bufala (Pomodoro San Marzano DOP, mozzarella di bufala campana DOP, basilico e olio EVO) della Pizzeria 081 a Melegnano, in provincia di Milano
Foto di Marialuisa Iannuzzi