09-02-2015

Non solo cuochi

Tanti gli chef che animano gli stand dell'area espositiva, ma sono ancora di più le altre proposte e iniziative

Sempre accorsatissimo, dalla mattina fino al termi

Sempre accorsatissimo, dalla mattina fino al termine dei lavori, lo stand di Lavazza, uno dei main sponsor di Identità Milano 2015. Un'occasione perfetta per scoprire le nuove miscele e il rinnovato impegno del brand per la sostenibilità ambientale

Seconda giornata di Identità Milano, e alle 10.00 espositori e visitatori sono già in piena attività, complice la prima lezione nell’Auditorium con Carlo Cracco. D’obbligo quindi la fila allo stand Lavazza che oltre ai necessari espressi propone per i meno frettolosi il Pour Over Coffee e il Cold Brew Coffee. Quest’ultimo, nato nel ‘600 in Indonesia è davvero per spiriti riflessivi, premiati immediatamente da una preparazione che consiste in una lenta macerazione della polvere in acqua a temperatura ambiente: un’aroma intenso e delicato insieme, il modo migliore per gustare la pregiata miscela Kafa.

Lasciato lo stand con voglia di viaggiare, complici anche le foto di McCurry del calendario 2015, da Grana Padano già si spadella e oggi è stata la volta di Rosanna Marziale; da Birra Moretti oggi si degusta la nuova Birra Moretti Le Regionali Toscana. Ingrediente segreto? Il farro della Garfagnana, e diventa difficile rimanere sobri; accanto, da S.Pellegrino, continuano gli assaggi dei 10 italiani finalisti di Young Chef 2015, arduo scegliere chi sarà scelto per la finale dell’Expo Milano 2015; con Petra – Molino Quaglia ci si ritempra, oggi in particolare con dei ravioli, e vederli preparare e poi mangiarli ha un gusto in più.

Davide Oldani e Massimo Bottura ospiti di Fede e Tinto a Decanter

Davide Oldani e Massimo Bottura ospiti di Fede e Tinto a Decanter

Prima della ripresa delle lezioni molti provano allo stand Fontanafredda e Vino Libero la sboccatura di uno spumante “alla volée”. Nello studio speciale allestito per Decanter Rai Radio 2, radio ufficiale del Congresso, è sempre una festa, Fede e Tinto sono travolti dall’esuberanza di chef e non solo e l’entusiasmo dei professionisti della ristorazione è tangibile e specchio dell’energia positiva che si respira tra i tappeti rossi di Identità Milano e la stanchezza del secondo giorno non sembra sentirsi.

La giornata dedicata a Identità di Sala focalizza l’attenzione su tutte quelle realtà che stanno nascendo e mostrandosi a un pubblico sempre più numeroso. Identità Golose sostiene già da anni l’importanza del front office della ristorazione e ne sono testimoni i numerosi stand presenti anche quest’anno: dalle posate e accessori in acciaio di Mepra, ai menù di Artmenu Factory, agli originali tessuti per tovaglie o cuscini di Tablecloths.

Anche il binomio tra la ricetta e la sua presentazione è in costante crescita, sempre più spesso gli chef disegnano i propri piatti o si affidano a artigiani che traducano le loro idee in realtà, un esempio sono le creazioni di Menu24A+, ceramica, vetro e legno al servizio della ricetta; dal binomio tra cucina e moda nasce poi l’iniziativa benefica voluta Joe Bastianich e Chiara Mosti, Mise en Place, che dona i propri ricavi a Mani Tese. Noi di Sala presenta Identità di Sala e sottolinea la sua nuova collaborazione con Alma.

Tra gli stand della grande area espositiva di Identità Milano 2015, anche quello dell'Associazione Italiana Sommelier

Tra gli stand della grande area espositiva di Identità Milano 2015, anche quello dell'Associazione Italiana Sommelier

Ogni anno in crescita lo spazio lasciato alla formazione, anche quest’anno i ragazzi della Niko Formazione aiutano i big nelle cucine targate Berto’s; i delegati Ais hanno invece prestato servizio a tutte le degustazioni sia al Milano Food&Wine che a Identità Milano. Presente anche l’Arte del Convivio con un ventaglio di corsi sempre più ampio per amatori e professionisti; l’APCI, Associazione Professionale Cuochi Professionisti come anche Le Soste accompagnano e tutelano chi nella ristorazione lavora da sempre e con qualità. È ufficiale, non si guarda più alla ristorazione sbirciando solo in cucina.


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Cecilia Todeschini

di

Cecilia Todeschini

laureata in Antropologia, pratica esercizi di catering. Scoperto il mondo agricolo della campagna tortonese, ama andare per insegne gastronomiche londinesi

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