12-02-2013
Il pasticcere milanese Gianluca Fusto, tra i relatori più applauditi nella giornata di Identità di Libri. Il suo volume "Percorsi" (Reed Gourmet) è passato sotto una doppia ovazione: in Sala Blu ma anche in Auditorium, tra Jordi Roca e i 3 ragazzi del Fat Duck. La giornata è stata presentata da Camilla Baresani e Gianluca Biscalchin (foto Alfio Chiarappa)
Roberta Schira, miss bon ton
Francesco Apreda e Antonio Paolini
Paolo Marchi: sangue trentino
Al centro, Viviana Varese e Sandra Ciciriello: genesi di un'Alice
Leonardo Romanelli: che birra!
Simone Salvini e Marco Bianchi: estremi vegani
Il team di Guido Tommasi, presente con due titoli: Pan'Ino e Cucina di Roma e del Lazio
“I libri non sono solo quelli di ricettine frivole, ma ci sono pubblicazioni di cucina più alte”. E’ stato Paolo Marchi ad aprire la giornata di Identità di Libri, sezione tutta nuova del congresso di Identità Milano. Una vera full immersion nel mondo della cucina tra gli scaffali delle librerie, iniziata con Roberta Schira, scrittrice e giornalista, che ha presentato “Il bon ton a tavola” (Salani). “Mi sono accorta che c’è bisogno di un bel ripasso. C’è un galateo rigido, e non è quello che ci interessa. Ci sono degli atteggiamenti, invece, che sono delle mancanze di rispetto, atteggiamenti che vanno a ledere la libertà dell’altro”.
Al centro, Licia Granello, a destra Maida Mercuri: focus sulle donne
Il viaggio di “Alice e le meraviglie del pesce” (Giunti) è un acquerello disegnato da Viviana Varese e da Sandra Ciciriello, che racconta il mondo del ristorante Alice, che inizia al mercato del pesce per poi arrivare in cucina. Il tutto con la grazia femminile. E Viviana Varese ha spiegato: “Ho imparato moltissimo dai libri. Ma devo dire che la parte emozionale e istintiva rimane sempre quella femminile”. Licia Granello, giornalista e scrittrice, racconta invece “Il gusto delle donne” (Rizzoli). “Amo la condizione multitasking delle donne, che riescono contemporaneamente a fare dieci cose”. Il libro raccoglie le storie di 20 donne “straordinarie”.
Andrea Vitali da Bellano
A Roma, invece, c’è Francesco Apreda, che in “Apreda all’Imàgo” (Gribaudo) narra i dieci anni all’Hassler. Una storia che, in realtà, parte dalla sua Napoli: “All’inizio stavo studiando ragioneria, ma a 13 anni ho iniziato a lavorare, a fare il pane. Ho fatto tanta gavetta”. Gavetta che ha portato al perfezionismo, come ha spiegato l’autore del libro Antonio Paolini.
Paolo Marchi, sul “suo” palco, ha raccontato la “Cucina di montagna” (Bibliotheca Culinaria) del Trentino. “Se uno va a vedere c’è una qualità in Trentino molto superiore a quella che si percepisce all’esterno”. Un viaggio che passa attraverso gli aneddoti e le ricette di 17 ristoranti che valorizzano proprio la cucina di montagna.
Maria Teresa Di Marco, con Marie Cécile Ferré, ha proposto due libri della Guido Tommasi Editore: “Il Pan’Ino”, realizzato con Alessandro Frassica, e “La cucina di Roma e del Lazio”. “Il panino che costringe a sintetizzare tutto tra due fette di pane”. E la cucina laziale? “Siamo andate sul campo – ha spiegato Marie Cécile Ferré – raccogliendo esperienze sempre differenti, un mondo diverso”.
Leonardo Romanelli si è invece lanciato sulla birra: “Non solo da bere, ma soprattutto nella preparazioni dei piatti”. Per questo Romanelli si è fatto aiutare da alcuni chef per realizzare il libro “La birra in tavola e in cucina” (Mondadori), dove si propongono piatti e abbinamenti. Il tutto, senza vino.
Cinzia Benzi e Laura Di Cosimo, Serena Serrani e Francesca Brambilla: Sauternes al femminile
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giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
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