11-02-2013
A destra, Massimo Bottura dell'Osteria Francescana, mattatore della mattina di Identità Milano, secondo giorno, un messaggio di grande portata non solo gastronomica, applaudito da una sala gremita: «Occorre spostare i riflettori da noi agli artigiani colpiti dal terremoto perché i piatti possono valere come grande gesto sociale». A sinistra in foto, Davide Di Fabio, sous chef dell'Osteria Francescana (foto di Alessandro Castiglioni)
La Cracco band con Paolo Marchi
Daniel Humm premiato da Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di Tutela di Grana Padano
Claudio Ceroni e Paolo Marchi fanno il punto sulle prossime iniziative targate Identità: Salone del Mobile (presentazione il 21 febbraio); con Fiera Milano una partnership con Host, 18-22 ottobre 2013; 17-19 maggio il Roma Food&Wine Festival e Identità New York tornerà a Eataly NY dal 4 al 6 ottobre
Giuseppe Iannotti del ristorante Kresios di Telese Terme (Benevento) riceve il premio Vent'Anni da Clement Vachon, International relations, events and communication manager di San Pellegrino
Il patron di Eataly e Fontanafredda Oscar Farinetti, Paolo Marchi, l'amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala e Massimo Bottura. Sono già 120 i Paesi del mondo ad aver aderito all'esposizione universale meneghina. Tema portante: la nutrizione
Massimo Bottura
Massimo Bottura e, di spalle, Beppe Palmieri, fido maitre e sommelier dell'Osteria Francescana (Modena), due grandi protagonisti di Identità Milano 2013
Marco Serioli, direttore exhibitions di Fiera Milano: Host e Identità Golose sono partner
Big snow fuori dai saloni MiCo di via Gattamelata, ma i veri big sono all’interno e riscaldano il cuore, fioccano solo applausi: il programma mattutino della sala auditorium a Identità Milano prevede due “mostri” italians doc, Carlo Cracco (col fido e inseparabile Matteo Baronetto) e Massimo Bottura, a incorniciare il duo statunitense Daniel Humm e David Kinch. Si inizi!
Carlo Cracco: il bello dell'acido
Daniel Humm: cambiare tutto, violare le regole
Dalla costa Est alla Ovest, aumenta il quoziente ambientalista. David Kinch fa lo chef ecologista, viene da vicino a Palo Alto, va lavorare in auto su una strada panoramica con vista sulle onde dell’oceano ma non è un gran surfista, si destreggia molto meglio tra i fornelli e nelle public relations: «Venite a trovarmi a Los Gatos, gli amici di Identità sono anche miei». Spiega che i californiani sono ben disposti ad abbracciare le innovazioni, da Alice Waters in poi. La sua innovazione è un’evoluzione e un impegno. L’evoluzione: passare da uno stile francesizzante a una suo proprio (Andrea Petrini sul palco certifica), tanti vegetali e frutta. Ad esempio in un cocktail di crostacei con una granita ottenuta col succo di pomodori verdi e limone, aromatizzato con le alghe del Pacifico e poi marinato; dona acidità a far da cappello a un mix di crostacei top il cui letto è pesto di crescione selvatico e muesli. E l’impegno? «Serve un uso alternativo delle risorse naturali, dobbiamo cambiare le cose, non si può utilizzare così tanta energia per sfamare 40 persone»: come non applaudire (e l’auditorium lo fa, convinto)?
David Kinch: sostenibilità californiana
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera