08-03-2016
Virgilio Martinez è stato il capofila della rappresentanza peruviana, protagonista dell'auditorium nella terza e ultima giornata di Identità Milano
Perù è una perfetta rappresentazione della Forza della Libertà. Perciò il Paese sudamericano non poteva mancare a Identità Milano 2016: perché è una naturale mescolanza di culture e dunque cucine, «e non chiamatela fusion, che troppo spesso degenera in confusion», spiega dal palco Sanjay Dwivedi, che è indiano, cucina a Londra, ma con stile peruviano. Una delle tante storie da raccontare.
C’è quella di Mitsuharu Tsumura. Peruviano con quel nome lì? Eh sì, perché a fine Ottocento, Lima e dintorni sono stati l’approdo di molti: cinesi (in città ci sono 3mila ristoranti che servono i piatti del Celeste Impero), spagnoli, africani, creoli, italiani, specie da Genova (e si trovano versioni locali del minestrone, del carpaccio, del pesto…) e ovviamente giapponesi, come Mitsuharu, che sottolinea: «La nostra è una storia di libertà, di biodiversità e microclimi».
Mitsuharu Tsumura
Tocca poi ai ragazzi del Pacifico, format milanese di alta cucina peruviana, che abbiamo raccontato qui. Tre giovani soci sul palco, Guillaume Desforges, Jacopo Signani e Leonardo Signani (il primo è parigino, gli altri di Carrara) e un altrettanto giovane chef con loro, il peruviano Ernesto Espinoza, che cucina come parla italiano: bene. «Il segreto? Freschezza e semplicità». Al Pacifico il ceviche amazzonico di branzino ha un tocco di nocciole, scalogno acidificato, zucchero e coriandolo, oltre all’immancabile leche de tigre, un'emulsione di brodo di pesce e lime, dall’equilibrio complesso. Poi si passa alla causa, altra bontà tradizionale a base di purea fredda di patata gialla, che all’indirizzo di via della Moscova viene scomposta, condita con maionese alla cipolla, coriandolo e crema di peperoncino rocoto, tonno rosso freschissimo, purea di avocado emulsionato con lime, latte e sale. Bottarga di muggine da grattare alla fine.
Il team del Pacifico
Sanjay Dwivedi
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera