Manca davvero poco a venerdì 6 novembre, giorno in cui si darà inizio al secondo corso per Food Event Manager, organizzato da Identità Golose in collaborazione con Arte del Convivio - Conviuvium Lab, ideato da Paola Valeria Jovinelli, Paolo Marchi e Claudio Ceroni, e coordinato da Francesca Sorrentino di FormAcademy360. Dopo la fortunata prima edizione, a inizio 2015 - di cui ha raccontato recentemente una delle partecipanti, Stefania Lattuca - le prossime lezioni saranno concentrate in tre fine settimana, per concludersi sabato 12 dicembre.
L'imminente partenza del corso ci offre l'occasione per rivolgere qualche domanda a Claudio Ceroni, uno degli ideatori, ma soprattutto il fondatore di Magenta Bureau, vero motore organizzativo e commerciale di Identità Golose. Da cui innanzitutto farsi spiegare da dove è venuta l'idea di proporre un percorso formativo di questo genere.
«Abbiamo pensato di creare questo corso perché, dopo tanti anni in cui ci siamo dedicati all'ideazione e alla realizzazione di eventi speciali legati al mondo della gastronomia, ci siamo accorti di come ci fosse una forte richiesta, soprattutto da parte di giovani, non solo di occasioni didattiche per diventare chef, per mettersi ai fornelli, ma anche per imparare a ideare e organizzare questo tipo di eventi. Visto il lavoro fatto in questi anni, ci sembrava giusto mettere a disposizione quella che è un'esperienza abbastanza unica nel settore. Unica per la sua longevità, per la sua capacità di cogliere e accompagnare il fenomeno di affermazione della cucina d'autore in Italia e all'estero, e anche per la possibilità che abbiamo avuto di metterci alla prova fuori dal nostro paese, organizzando eventi a New York, Chicago o Londra».

Gli ideatori del corso di Food Event Manager: da sinistra, Claudio Ceroni di Magenta Bureau, Paola Jovinelli di ConviviumLab-Arte del Convivio e Paolo Marchi di Identità Golose
Come organizzatore di eventi la tua esperienza inizia molto prima della nascita di Identità Golose. Quali credi che siano le conoscenze specifiche che deve avere un Food Event Manager?
Ci sono sicuramente tante cose specifiche a questo contesto che vanno imparate, e siccome non c'è nessuno che le insegna abbiamo voluto dare un contributo in questo senso, occupandoci, ad esempio, delle normative da seguire in questi casi. Però le conoscenze più importanti derivano dall'esperienza: quando ci si avvicina al mondo degli eventi, soprattutto quando questi sono legati al food, sembra spesso a tavolino di avere mille idee. Ma c'è una legge non scritta che ci dice come nessun evento speciale possa nascere solo da idee teoriche. Un evento funziona soltanto se affonda le proprie radici in un fenomeno che esiste, che si sta sviluppando, e quindi in un contesto estremamente concreto, pratico. E abbiamo molte dimostrazioni di questo fatto.
Quali, ad esempio?
Il fatto che sono davvero pochi i grandi eventi che funzionano, e soprattutto quelli che riescono ad avere successo per molto tempo. Perché altrimenti potremmo dire che sono capaci tutti! Invece bisogna essere in grado di costruire un collegamento diretto con qualcosa che sta avvenendo, che ha riscontro nella realtà.
C'è qualche esempio positivo di Food Event, magari all'estero, che hai considerato un'ispirazione in questi anni?
Non è un segreto che quando con
Paolo Marchi abbiamo fatto nascere
Identità Golose, ci siamo ispirati a congressi internazionali che già esistevano, in particolare in Spagna, come
Lo mejor de la Gastronomia. Poi però ci siamo sviluppati in modo originale, in particolare puntando - cosa che consiglio sempre molto - sulle sponsorizzazioni e quindi sui finanziamenti privati. Spesso invece queste iniziative nascono, e ancora di più nascevano qualche anno fa, con l'idea di vivere di denaro pubblico. In questo modo viene a mancare quell'autonomia di crescita e di sviluppo che le sovvenzioni pubbliche non sono in grado di assicurare. Per questo consiglio sempre di contare sulle proprie forze, sui partner e sulle risorse che ognuno è in grado di attrarre intorno alle proprie idee. Anche per questo
Identità Golose è riuscita ad avere una vita così lunga, in costante crescita.

Claudio Ceroni con Piero Galli, Direttore Generale di Expo Milano 2015, durante la presentazione della Guida di Identità Golose 2016
E Identità Expo S.Pellegrino è un'altra prova della crescita continua di Identità Golose...
Sì, perché abbiamo anche rotto un tabù, in quanto un evento speciale viene normalmente definito come unico e irripetibile. Per riuscire invece a ripetersi bisogna da un lato essere bravi, dall'altro essere capaci di avere quel contatto con un fenomeno reale, come dicevo poco fa. In più
Identità Expo è stato un evento lungo sei mesi, è quasi all'opposto rispetto agli esempi di scuola che dovremmo studiare a tavolino. Tutto questo ci ha richiesto di metterci alla prova su molte cose nuove per noi, dovendo unire attività caratteristiche dell'evento speciale ad altre che invece sono proprie delle attività commerciali di lungo periodo. E' stato un format del tutto innovativo che abbiamo inventato, nessuno al mondo aveva fatto prima di noi qualcosa del genere, per un tempo così lungo, tanto meno in un contesto come un'Esposizione Universale.