03-10-2015
Marc Vetri, chef italo-americano molto popolare a Philadelphia con Vetri Ristorante e altre insegne e Ugo Alciati di Guido a Serralunga d'Alba (Cuneo), autori ieri di una lezione sul tema del latte a Eataly New York. Domani ultime due lezioni con Davide Scabin e Fortunato Nicotra (sul tema della pasta) e Vito Mollica con Rita Sodi (fagioli)
È la lezione del latte. E chi meglio di Ugo Alciati, Expo Ambassador proprio del latte, poteva dire la sua? Noi di Identità conosciamo bene lo splendido liquido che dà origine al fiordilatte che serve a casa sua da Guido nelle Langhe, lo stesso che è venduto nelle gelaterie degli Eataly del mondo, le Lait e lo stesso che ha stregato gli ospiti la sera prima qui a New York in Birreria. Ma non il pubblico americano. Quindi, riassumiamo in breve con lui: «E’ latte di mucca bianca piemontese, un bovino che pascola in alta quota: produce pochissimo latte ma lo produce molto bene».
Carnaroli mantecato con Grana Padano 24 mesi con 3 salse: zucca, ricotta e acciughe, il risotto alleggerito di Ugo Alciati
Marc Vetri, nonni di Enna e natali a Philadelphia, si presenta per la prima volta sugli schermi di Identità Golose lodando proprio Alciati: in visita recente da lui in Langa è rimasto stregato proprio dal suo fiordilatte. Vetri, a capo di un piccolo impero a Philly (insegne gourmet, di carne, di pesce e presto aprirà anche una pizzeria a Austin, a 3 ore e mezzo d’aereo da casa) sceglie per il suo debutto un piatto aggressive: Petto di vitello “al latte” con salvia fritta. Ha coraggio perché sceglie una carne molto tough, molto tosta e molto trascurata.
Il Petto di vitello “al latte” con salvia fritta di Marc Vetri, tradizione e gusto
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a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt