06-09-2022
Le mani, l'impasto: il fulcro dell'arte di un pizzaiolo
Le mani: la chiave dell’uomo per scoprire tante cose. Il tatto, che discende da esse, è forse quel senso che si dà più per scontato, ma che in realtà è ancora più unico per ogni essere umano. Ci sono storie che si basano sulle mani e senza dubbio quella di Franco Pepe ne è fulgido esempio.
Il pizzaiolo di Caiazzo, provincia di Caserta, è famoso per la sua pizza unica e immediatamente riconoscibile, tanto che il 7 settembre 2022 sarà protagonista della nuova serie di Netflix Chef’s Table, proprio basata sul mondo dell’arte bianca (rappresenterà l’Italia insieme a Gabriele Bonci).
Franco Pepe nella sala degli impasti con uno dei suoi collaboratori
Tra il silenzio quasi surreale dei vicoli di Caiazzo, si arriva alle porte della pizzeria, che fino a qualche anno fa era un rudere (il termine non è iperbolico). Maestro Franco ha scommesso tutto su questo luogo, che grazie a mani operose è stato trasformato in un inconfondibile ritrovo per chi ama la pizza. È un posto da cercare, in cui arrivare spinti dalla curiosità e dalla gola, con la possibilità di vivere più esperienze, a seconda di quanto si desideri.
La splendida terrazza in cima a Pepe in Grani
Ritornando per un attimo sul palco di Identità Milano 2022, riprendiamo una spiegazione del mastro dell’arte bianca: «L’impasto che usiamo è unico, al forno o fritto, per pizze dolci o salate. È l’identità del pizzaiolo, la firma. Dobbiamo ricordarci che siamo panificatori e dobbiamo partire da qui: chi viene a Pepe in Grani deve ricordare soprattutto com’era l’impasto. Le farciture vengono dopo».
ACCIU'GRANA: trancio di pizza fritta con fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, acciughe di Cetara Armatore, spezie ed agrumi. C’è un bel contrasto caldo/freddo tra pizza e fonduta. «Va mangiata subito, per apprezzarla appieno, non c’è nemmeno da perdere tempo per fare la foto!» come suggerisce, scherzando, Franco Pepe
ROCCO: cono con fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, formaggio pecorino, pomodoro del Piennolo del Vesuvio DOP, pomodoro datterino, aromi, salsiccia di suino di razza casertana, peperoncino
BUFALA PROFUMATA: mozzarella di Bufala Campana DOP, bresaola di bufalo, succo di lime, semi di sesamo, olio agliato, lime, pepe, olio EVO. Come extra piatto, una porzione di verdure e frutta, contenente arancia, insalata scarola, semi di zucca e un dressing per intingere il cornicione, composto da lime, capperi, semi zucca, olio e aceto di mele. Questo è un esempio, ridotto, del menu Pizza Mediterranea
MARGHERITA SBAGLIATA: mozzarella di Bufala Campana DOP, passata di pomodoro riccio dopo cottura, riduzione di basilico, olio EVO. Resta la vera pizza signature di Franco Pepe
SCARPETTA: mozzarella di Bufala Campana DOP, fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, composta di pomodoro a crudo, basilico liofilizzato e, in uscita, scaglie di Grana Padano DOP 24 mesi. Una pizza tridimensionale, grazie alle due stagionature del Grana Padano
SCIANTOSA: friggitelli, tre tipologie di pomodori (San Marzano, Piennolo, pomodorino confit), stracciata di bufala, polvere di erbe del Mediterraneo, basilico fresco. Una pizza freschissima e molto estiva
LA CRISOMMOLA DEL VESUVIO: trancio di pizza fritta con ricotta di bufala campana DOP aggiustata con buccia di limone, confettura di albicocche del Vesuvio, nocciole tostate, olive disidratate varietà caiazzane, menta fresca. Un must tra le pizze dolci e un inno al territorio
STRACCETTI MIELE E ROSMARINO: straccetti di impasto con zucchero, cannella e miele, accompagnati con ricotta di bufala campana DOP aromatizzata alla vaniglia, rosmarino e zest d'arancia
PASTIERA FRITTA: cono dolce con crema pasticciera, fiordilatte, canditi, nocciole tostate
La pizza di Franco Pepe unisce mani, cuore e pensiero, sia di chi la crea, sia di chi la degusta. È un perfetto moltiplicatore di storie, a partire da quelle del maestro pizzaiolo, per generarne mille altre, collegando questo angolo di Campania al resto del mondo, grazie alla magia che sanno creare farina, lievito, acqua e un pizzico di sale.
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
a cura di
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella (buona) tavola come creatrice di legami, generatrice di ottimi ricordi e di emozioni vive. Instagram lucafarina88
Franco Pepe e Maicol Izzo: generazioni e background professionali differenti, la stessa voglia di cercare sempre di migliorarsi
Foto di gruppo della super-brigata che è stata protagonista per una sera a Identità Golose Milano: con nostro resident chef Edoardo Traverso c'erano Davide Di Fabio del Dalla Gioconda a Gabicce Monte, Remo e Mario Capitaneo del Verso a Milano e Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice del Retrobottega a Roma, ossia i vincitori del titolo di migliore chef's table d'Italia, attribuito dalla Guida ai Ristoranti di Identità Golose in collaborazione con Ceretto
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