Francesco Sposito
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La pizzeria del campano Luca Doro, prima solo dedicata all'asporto, da agosto 2018 offre anche dei tavoli dove consumare le pizze
La provincia di Caserta si dimostra sempre più terreno fertile per la pizza, che qui spesso sposa la tradizione campana più verace a un’apertura verso l’innovazione e la modernità. È una bella storia di passione e resilienza quella di Luca Doro e la sua pizzeria “gourmet” a Macerata Campania, a una manciata di chilometri dalla Reggia di Caserta.
Terza generazione di una famiglia di panificatori e contadini – coltivatori diretti di canapa, tabacco e frutta – Luca ha trovato proprio nella pizza un’occasione di realizzazione. Nel 2000 apre una pizzeria da asporto ma poi capisce che per fare la differenza c’è bisogno di studio, inventiva, esperienza.
«Ho preso tutte le idee e tutti i chilometri che ho fatto in volo e li ho portati sulla mia pizza», dice, anche se molte sue proposte nascono dal ricordo e dal territorio, lui ha sposato il progetto dell’Alleanza Slow Food mettendo in menu oltre 50 Presidi da tutta Italia. La base guarda alla tradizione napoletana ma in chiave “evoluta”, con un impasto che parte della biga (a base di Petra 1 di Molino Quaglia) e vede poi l’uso di Petra 3 e il blend Allegra, per un disco soffice ma un po’ più alto dello standard napoletano (e al venerdì c’è quello 100% da farina Evolutiva).
Pizzellessa
Luca Doro è un Petra Selected Partner.
giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere
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