07-08-2019
Angelo Sabatelli, uno dei massimi esponenti della ristorazione, col suo ristorante a Putignano
CASALE FERROVIA - strada provinciale 34 - traversa via Stazione 1, Carovigno (Brindisi), +39 0831 990025, casaleferrovia.it Si potrebbe pensare che sia il casale della stazione ferroviaria di Carovigno, distante qualche chilometro dall'abitato. Si tratta invece di un antico frantoio oleario con annessa abitazione privata, oggi ristrutturato e trasformato nel caratteristico Casale Ferrovia, che ospita l'attività di ristorazione di Giuseppe Galeone e Maria Lanzilotti. E all'ingresso si ha davvero l'impressione di entrare in un appartamento. Dal grazioso salottino si passa infatti in una luminosa sala da pranzo: tra bei pavimenti e tessuti grezzi, tra qualche mobile d'epoca e i vasi di fiori sui tavoli. Mentre porte e finestre permettono un'ampia panoramica del verde tutt'intorno, tanto da farlo sembrare parte integrante dell'arredamento. Degli ospiti si occupa Giuseppe, che in attesa dell'ordinazione serve in tavola tante fragranti varietà di pane, grissini e taralli fatti in casa... Leggi qui l'intera recensione di Vincenzo Rizzi
GIÀ SOTTO L'ARCO - corso Vittorio Emanuele 71, Carovigno (Brindisi), +39 0831 996286, giasottolarco.it Qui tutto è sobrio, raffinato e rilassante. Ed è assente ogni forma di ostentazione, né capita mai che un elemento risulti più appariscente degli altri. Ci troviamo nell'Osteria Già Sotto l'Arco di Teodosio Buongiorno, dove regna sovrano un senso della misura che si traduce in autentica classe. Se il pregio degli arredi di tavola sembra riflettersi nella perfezione del servizio (se ne occupa lo stesso Teodosio con la figlia Antonella), i bei mobili, i tappeti e le poltrone, insieme al bianco luminoso delle antiche pareti, regalano agli ambienti un'atmosfera di confortevole eleganza. Eleganti, equilibrate e curate nei dettagli sono anche le preparazioni culinarie di Teresa Buongiorno Galeone. Il colpo di genio di aggiungere il fiorone, che produce un effetto di dolce freschezza, alla Cappasanta scottata con crema di piselli, anticipa di poco il divertente gioco cotto-crudo delle tagliatelle alla paprica... Leggi qui l'intera recensione di Vincenzo Rizzi
Al Fornello da Ricci
CIBUS - via Chianche di Scarano 7, Ceglie Messapica (Brindisi), +39 0831 388980, ristorantecibus.it Il fascino dell'antico si percepisce immediatamente, già all'ingresso del ristorante Cibus di Ceglie Messapica. Qui infatti si scopre la rara suggestione di ambienti un tempo appartenuti a un convento di monache, con sale imbiancate a calce e raccolte intorno a una vezzosa corte che fa da cornice alle cene estive. E il fascino si ripropone nei caldi arredi rustici, e nei tavoli di legno grezzo apparecchiati per gli ospiti; nonché nell'affettuosa e non formale accoglienza della famiglia Silibello, tale da mettere a proprio agio tanto i clienti abituali quanto i turisti stranieri. Si tratta di una famiglia di ristoratori di razza, interamente impegnata nell'attività con ruoli e compiti diversi, e con a capo il mitico patron Lillino Silibello, abilissimo selezionatore di prodotti e capace di tenere sotto controllo ogni situazione con un'occhiata. E poi ci sono i piatti preparati da Angela Nigro... Leggi qui l'intera recensione di Vincenzo Rizzi
Maria Cicorella e Antonio Zaccardi
SAVI' - via San Giacomo 26-30, Conversano (Bari), +39 080 4957140, savicreperia.it Chissà se le faide gastro-filologiche appassionano anche i cugini francesi, se anche Oltralpe ci si cava gli occhi per stabilire se l'impasto delle crepes richieda del vino come nel Medioevo o il latte come nelle preparazioni meticce e certamente più moderne. A casa Savì la crepes è pugliese. Il che vuol dire che sulla ricetta originaria (se non originale) si innestano farina tritordeum, un incrocio fra orzo selvatico e grano duro «che costa un occhio della testa», latte e uova fresche di masseria. Versione autoctona delle basi apprese a Montecarlo e messe a frutto in 6 anni a Dallas, poi la «nostalgia di casa che certe volte maledico» e il ritorno in Puglia. Leggi qui l'intera recensione di Sonia Gioia
Domingo Schingaro al lavoro
OSTERIA DEL BORGO ANTICO - via Cavour 89, Gioia del Colle (Bari), +39 080 3430837, borgoanticosteria.it Si può decidere da quale ingresso entrare. O da quello ufficiale, che si affaccia sull'ottocentesco corso Cavour, o da quello secondario, che guarda una bella piazzetta del borgo antico di Gioia del Colle. Questa piazzetta in estate si trasforma nel dehors del locale di Ottavio Surico e di Miriam Milano, che si chiama appunto Osteria del Borgo Antico. Mentre gli ambienti interni coniugano il garbo e l'eleganza con i toni rustici: tra gli arredi in legno scuro, le volte in tufo e la squisita accoglienza di Miriam. Un po' come le operazioni di cucina di Ottavio, che si muovono sulla base solida delle veraci materie prime del territorio, per proiettarsi in una dimensione innovativa che riesce a valorizzare gli stessi prodotti, con il valido supporto delle buone conoscenze tecniche. Leggi qui l'intera recensione di Vincenzo Rizzi
Francesco Laera
CREATIVITÀ - via della Stazione 21, Ostuni (Brindisi) - Costa Merlata, +39 0831 1706832, soleinmeresort.com Se una naturale attitudine al riserbo, un pudore irriducibile non gli impedissero di promuovere se stesso, Danilo Vita sarebbe celebrato cuoco protagonista del rinascimento pugliese. Tant'è. Allevato alle Calandre, Vita ha mutuato dal maestro un pensiero dominante, una premessa quasi ossessiva: la pulizia, la nitidezza che lascia integra la materia. L'assunto si risolve in una mano leggera e piena di grazia, un'eleganza essenziale che riesce tuttavia generosa e pugliesemente spinta sul piano del sapore. Di questa regola la Creatività, è il nome dell'insegna traslocata da poco su una piccola baia del mare di Ostuni, è ancella. Processo creativo per sottrazione messo in opera con mano sicura – contrappeso alla timidezza. Una cucina orgogliosamente golosa che celebra la pasta con una sezione interamente dedicata... Leggi qui l'intera recensione di Sonia Gioia
ANGELO SABATELLI - +39 080 4052733, via Santa Chiara, 1, Putignano (Bari), angelosabatelliristorante.com Quel diavolaccio di Angelo Sabatelli, lo si conosce. Carattere tosto, incline a una certa burberità; animo temprato dall'ascesa difficile, poi dalla conoscenza del mondo e dalla scelta, fatta col cuore, di tornare però a casa, che è stata la più complessa, perché è come rinchiudere un universo in espansione in una dimensione che non gli è propria. Conseguente l'effetto pentola a pressione. Poi però ti sciorina una cena come quella che nostra recente, e gli perdoni tutto quanto, anzi di più. Gli si vuol bene come a uno zio brontolone ma talmente talentuoso, che vuoi farci... Di una genialità che gli viene riconosciuta da tutti, tipo quando quel suo collega che stimiamo scandalizzò la platea di un evento siciliano affermando come in tutto il Sud ci fossero solo due chef davvero contemporanei, ossia Pino Cuttaia e, appunto, Angelo Sabatelli. Forzatura paradossale che però coglie(va) il punto... Leggi qui l'intera recensione di Carlo Passera
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A cura della redazione di Identità Golose