Riccardo Antoniolo
Vegan kebab in doppio crunch di pizza
In libreria Storia della Torino golosa: 15 piatti iconici della cucina sabauda contemporanea
I salumi di El Preferido de Palermo, Jorge Luis Borges 2108, +541147746585
Proponiamo di seguito una delle 10 Storie di Gola che arricchiscono la sedicesima edizione della Guida ai Ristoranti d'Italia, Europa e Mondo di Identità Golose, presentata lunedì 27 marzo e in continua evoluzione. Le Storie di Gola sono itinerari firmati da giornalisti o cuochi: non necessariamente insegne fine dining o trattorie ma inconsueti luoghi del cuore dell'autore, distanti dalle solite rotte
Buenos Aires è il paradiso dei piluccatori [grazer, ndt]. Proprio come gli Aberdeen Angus che si rimpinzano nelle pampas della Capitale, così i foodlover possono godersi gli interessantissimi indirizzi che punteggiano l’intera città. I porteños, gli abitanti di Buenos Aires, sono animali sociali: si parte con colazione a base di caffè e dolcetti, poi un giro di yerba mate per riprendere le energie prima di divorare bistecca e insalata, all’ora di merenda (o del tè) sgranocchiano carboidrati, un brindisi all’aperitivo e infine cena alle 21. Nel mio scenario ideale bisognerebbe immergersi nella cultura gastronomica della città, in ogni suo angolo, iniziando presto per addentrarsi in una moltitudine di indirizzi che aprono a cadenza settimanale. Un decennio fa, erano pochi gli alimenti base in città: manzo, pasta, milanesa e basta. Oggi i menu sono più esotici, con un ritrovato amore per le origini degli ingredienti o per i piatti tradizionali, nonostante le problematiche economiche di avviare (qualsiasi tipo di) attività qui. Ma, grazie alle migrazioni dal nord del continente e a un’ondata di giovani chef e bartender che hanno collezionato esperienze in Argentina e all’estero, conformarsi ai canoni di cucina locale per assicurare il successo di un’attività non è più la regola. Un altro boom più recente, soprattutto nel post-pandemia, ha spostato il centro tradizionale della vita notturna. Chacarita, quartiere dove ho vissuto per dieci anni, svetta per l’offerta gastronomica, assieme a Nuñez, Colegiales e Villa Crespo. La bellezza di questa città fluviale e pianeggiante è quella di essere percorribile facilmente. Significa che non occorre far fatica per spostarsi da un bar a un ristorante. Don Niceto Niceto Vega 5255, +541147778534 Più stamberga della carne che vera e propria steakhouse, Luis è lo showman di questa griglia in un luogo low profile, con tende in plastica tra i vicini e raffinati caffè e ristoranti di Palermo Soho. L’entraña (diaframma) è magnifica, da provare anche le tenerissime chinchulínes (trippa) che vengono prima lasciate ammorbidire nel latte. Anchoita Cava Wine bar, fratello minore del rinomato ed eponimo ristorante, che controbilancia con un’ampia gamma di vini e formaggi. Con più di 50 vini al calice, oltre 110 formaggi e salumi affinati in proprio, è un indirizzo che frequento regolarmente per provare le novità o le annate del Vecchio Mondo a prezzi ottimi e scambiando qualche parola con i sommelier. Atelier Fuerza Francisco Seubert ha fatto centinaia di prove prima di esser soddisfatto dei suoi impasti fermentati, ma il panettiere ha raggiunto la perfezione, come dimostrano le sue 10 panetterie a Buenos Aires – aperte negli ultimi 5 anni. Le sue Dalì medialuna – chiamate così perché hanno la forma dei baffi dell’artista – con waygu sono un must: friabili, croccanti, gustose e divertenti.
Atelier Fuerza, Arribeños 3130, pane eccezionale
Gran Dabbang, avenida Raúl Scalabrini Ortíz 1543, +5491135010481
La terraza di Cacho Rotiserìa, Thames 1627, +541128456576
giornalista freelance e sommelier inglese, vive in Argentina dal 2006 e scrive di viaggi, food e mixology in America Latina. È chairman della World’s 50 Best Bars del Sudamerica. Profilo Instagram
Gabriel Oggero e Geraldine Gastaldo, entrambi di origini italiane (Gabriel cuneesi, Geraldine, siciliane), titolari del ristorante Crizia a Palermo Hollywood, Buenos Aires
Lo chef Mauro Colagreco, protagonista anche al Casa Fuego. Foto Matteo Carassale
Julio Martín Báez davanti all'ingresso del suo bistrot Julia, Loyola 807, nel quartiere di Villa Crespo a Buenos Aires, Argentina. L'ha inaugurato il 10 luglio 2019, 8 mesi prima della pandemia
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