Stefano Guizzetti
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Il vincitore della sesta edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, Giuseppe Lo Iudice, chef-patron insieme ad Alessandro Miocchi del ristorante Retrobottega di Roma, fotografato durante l'ultimo congresso milanese di Identità Golose (foto di Sonia Santagostino)
A tredici anni non è per tutti così chiaro sapere che cosa si farà da grandi. Difficilmente si vive in modo struggente il dilemma di quale professione intraprendere e, con una tipica spensieratezza di quell’età, si preferisce affrontare problemi più immediati. Eppure la vita ci sorprende sempre: ci prepara delle scelte, cammin facendo, che sembrano improrogabili e assolute. In realtà, non è sempre così. Anzi, la libertà e la duttilità di alcune persone rendono più facile cambiare direzione anche quando si è certi di aver preso una decisione definitiva. Giuseppe Lo Iudice, patron del romano Retrobottega con il socio Alessandro Miocchi, è una di queste persone e il suo percorso di gusto e nel gusto è un esempio di come un giovane dalle numerose risorse e volonteroso può dare la piega che desidera alla sua esistenza. Nessun passato da ristoratori in famiglia, nessuna “ricetta della nonna” da tramandare o qualche illuminazione sulla via di Damasco. Classe 1987, nato a Salerno e cresciuto in Germania fino all’età di quattordici anni, Lo Iudice si trasferì a Roma per frequentare il liceo e a 19 anni a Londra per laurearsi in Business & Management.
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose
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