05-09-2018
Turcinieddhi glassati alla birra con marmellata di cipolla all’arancia, critmi in tempura e infuso di luppolo (in abbinamento Birra Moretti La Bianca). Con questo piatto la pugliese Solaika Marrocco ha vinto il Premio Birra Moretti Gran Cru 2017-2018
A pochi giorni dalla chiusura della prima fase del Premio Birra Moretti Grand Cru 2018/2019 – ricordiamo che è possibile inviare la ricetta entro il 10 settembre alle 23.59, come da regolamento, che potete trovare cliccando qui -, non possiamo dimenticare chi ha vinto l’edizione precedente e si è goduto il premio messo in palio.
Solaika Marrocco, chef del Primo Restaurant di Lecce, ha sbaragliato la giuria della settima edizione con una ricetta della tradizione rivisitata in chiave contemporanea. I suoi Turcinieddhi glassati alla birra con marmellata di cipolla all’arancia, critmi in tempura e infuso di luppolo partivano dall’idea di valorizzare e reinterpretare un piatto popolare, della tradizione del suo territorio, sfruttando anche l’utilizzo sapiente di Birra Moretti La Rossa per la galssatura. Inoltre, la vincitrice ha sorpreso i giurati con un abbinamento in bevuta – Birra Moretti La Bianca - che sulla carta sembrava azzardato e, invece, al palato si è rivelato vincente.
Claudio Sadler e Giancarlo Morelli premiano la vincitrice 2017-2018, Solaika Marrocco
Una vittoria bellissima, quindi, che ha offerto a Solaika Marrocco l’opportunità di scegliere un premio, che celebra la sua professione: i viaggi tra alcuni dei ristoranti stellati più importanti d’Europa. Dal Pavillon Ledoyen di Yannick Alléno, il Reale Casadonna di Niko Romito, l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, fino a Le Calandre di Massimiliano e Raffaele Alajmo, La Pergola del Rome Cavalieri Hilton di Heinz Beck e Piazza Duomo di Enrico Crippa.
Il motivo di questa scelta è ben spiegato dalle parole di Solaika: «Nella vita di una persona, le esperienze come i viaggi arricchiscono, perché danno modo di toccare con mano, di aprire la mente, permettere il confronto, le riflessioni, gli scambi di idee e creare sinergie. Tutto questo è fondamentale per la vita di chi, come me, decide consapevolmente di dedicarsi a questo mestiere. Noi cuochi creiamo e siamo in continua connessione con clienti che, spesso, sono di culture, ideologie e lingue diverse. È importante crescere attraverso i viaggi per poter raccontare chi siamo grazie alla nostra cucina».
La vincitrice e la giuria della scorsa edizione al completo
Sì, perché occorre aver coraggio per esprimere se stessi anche uscendo dagli schemi, ma sempre con estrema intelligenza e nel rispetto del cliente e del contesto in cui si è deciso di esprimersi.
Come leggiamo tra le righe della giovane chef pugliese, vincere il Premio Birra Moretti Grand Cru non è solo un modo per avere notorietà anzi, a voler ben guardare, il concorso regala un’occasione di crescita personale e gli strumenti per migliorarsi e vivere ogni giorno la propria passione.
Che si scelgano i viaggi o la fornitura di attrezzature, ciò che rimane del Premio Birra Moretti Grand Cru è l’essersi messi alla prova fino in fondo e il confronto con stili di cucina e personalità diverse tra loro.
Se Solaika Marrocco continua a vivere il suo sogno, dal 10 settembre inizierà il viaggio del prossimo vincitore cadenzato da prove e voti popolari fino alla gran finale del prossimo marzo 2019.
Le ricette e i migliori momenti della seconda edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru
di
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose