Dalle menti vulcaniche di Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice, otto anni fa a Roma nasceva Retrobottega. Dopo vari spin-off, sempre attorno a via della Stelletta, oggi i due fondatori hanno voluto chiudere il cerchio, tornando a una semplicità associata alla pulizia dei piatti e delle idee. Nasce così Sabotage, cioè una carta e un’esperienza (da tre e cinque portate) che si ispirano letteralmente al «sabotare tutto ciò che è canonico e conosciuto».
Si viaggia con un menu alla cieca, dove il cliente diventa copilota, con la degustazione al centro, ma più concentrata come tempi. Il foraging urbano di Miocchi continua a portare vegetali ed erbe nelle preparazioni, fedeli alla linea di questo cuoco dalla mano felice, in sincrono all’ospitalità pacata e serena di Lo Iudice, oste contemporaneo che sa dominare ben duemila etichette enoiche. Il cibo diventa una droga buona, culminando nel manifesto Food is the drug. Questa è la summa di Retrobottega oggi: non si possono citare piatti in particolare, perché questa fucina di idee permette agli ingredienti di comandare e di variare anche a ogni servizio. Un sabotaggio così goloso non si era mai visto!
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88