13-07-2018

Bollicine...Garda Doc

Uno spumante come simbolo di unità, per celebrare un'area di produzione che va dalla Valtènesi alla Valpolicella

Uno spumante, miscelato, scelto come simbolo e ti

Uno spumante, miscelato, scelto come simbolo e tipologia centrale della denominazione che va a riunire, come denominatore comune, i sette milioni di bottiglie prodotte nella zona del Garda sotto vario nome

Con le sue acque, che toccano e bagnano territori diversi, possiamo dire che un lago sia capace di unire, così come, intorno magari a una tavola imbandita, è in grado di fare un ottimo vino. Un esempio perfetto è rappresentato dal Lago di Garda, che fa scorrere insieme le vite di province e regioni diverse.

Quanto al vino, la scelta oggi non può che cadere sul Garda Doc, uno spumante, il tassello determinante di un progetto che vuole promuovere un turismo attento all’identità di queste terre e acque, un linguaggio comune che fa sgorgare visioni del futuro.

Il Veliero

Il Veliero

Una missione coraggiosa, presentata con la storia che ne è la brezza, come quella che sospingeva le vele del “Siora Veronica” nell’iniziativa di lancio ai primi di luglio. Sul veliero del 1926 partito da Bardolino, il primo brindisi con Luciano Piona, presidente del Consorzio di tutela, e Marco Lucchini, presidente di Federalberghi, poi l’illustrazione di questo percorso anche con il direttore del consorzio, Carlo Alberto Panont, e Angelo Lella dell’Unst al Regio Patio di Garda, ristorante dell’Hotel Adelaide. Con il tocco finale dello chef Andrea Costantini, capace di imprimere altri colori e sensazioni lacustri con delicatezza, culminati con il Gelato di cioccolato bianco e olio Ca’ Rainene servito nella lattuga con polline e miele.

La Doc Garda è stata riconosciuta nel 1996 e valorizza i vini provenienti dalle produzioni di dieci denominazioni del lago (Valtènesi, San Martino della Battaglia, Lugana, Colli Mantovani, Custoza, Bardolino, Valdadige, Valpolicella, Durello e Soave): una superficie vitata di 31mila ettari, con la leadership di Verona fissata dalle cifre (27.889).

Chef Andrea Costantini

Chef Andrea Costantini

Garganega, Chardonnay, Pinot Grigio, Corvina e Merlot sono i cinque vitigni più rappresentativi. Ma salpando sul veliero si è voluto fare di più e condividere un’esperienza che viene offerta ai turisti quest’estate: salire su questa barca storica e attraversare il Garda degustando un prodotto che narra questi luoghi e assaggiando le tipicità della zona, dal pesce all’olio.

Tutto ciò attraverso lo spumante Doc Garda, come ha spiegato Luciano Piona: «L’abbiamo scelto come tipologia centrale della denominazione per riunire sotto il nome Garda le sette milioni di bottiglie già presenti nel nostro territorio con nomi diversi. Per questo motivo abbiamo lanciato una vera e propria Wine Experience: ecco un vino da aperitivo, un’icona contemporanea dello stile italiano. Nel nostro lago con la sua forte identità, culturale come turistica». Viandanti vicini e lontani, immersi in questa avventura.

Ecco allora il battesimo in un caldo luglio che fa apprezzare l’aromaticità e la piacevolezza di queste bollicine, ecco il risultato della prima vendemmia 2017 che ha penalizzato a livello quantitativo, anche con una grande gelata traditrice. Lo spumante si è vestito di un’edizione limitata, non in vendita, che vuole rendere unico l’evento.

Un’esperienza super brandizzata con il marchio vincitore che evoca le onde del lago, senza scordare i filari nei vigneti delle colline, e si posa dappertutto, dalla bottiglia al bicchiere, dalle magliette ad altri souvenir.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Marilena Lualdi

responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky

Consulta tutti gli articoli dell'autore