13-07-2018
Uno spumante, miscelato, scelto come simbolo e tipologia centrale della denominazione che va a riunire, come denominatore comune, i sette milioni di bottiglie prodotte nella zona del Garda sotto vario nome
Con le sue acque, che toccano e bagnano territori diversi, possiamo dire che un lago sia capace di unire, così come, intorno magari a una tavola imbandita, è in grado di fare un ottimo vino. Un esempio perfetto è rappresentato dal Lago di Garda, che fa scorrere insieme le vite di province e regioni diverse.
Quanto al vino, la scelta oggi non può che cadere sul Garda Doc, uno spumante, il tassello determinante di un progetto che vuole promuovere un turismo attento all’identità di queste terre e acque, un linguaggio comune che fa sgorgare visioni del futuro.
Il Veliero
La Doc Garda è stata riconosciuta nel 1996 e valorizza i vini provenienti dalle produzioni di dieci denominazioni del lago (Valtènesi, San Martino della Battaglia, Lugana, Colli Mantovani, Custoza, Bardolino, Valdadige, Valpolicella, Durello e Soave): una superficie vitata di 31mila ettari, con la leadership di Verona fissata dalle cifre (27.889).
Chef Andrea Costantini
Tutto ciò attraverso lo spumante Doc Garda, come ha spiegato Luciano Piona: «L’abbiamo scelto come tipologia centrale della denominazione per riunire sotto il nome Garda le sette milioni di bottiglie già presenti nel nostro territorio con nomi diversi. Per questo motivo abbiamo lanciato una vera e propria Wine Experience: ecco un vino da aperitivo, un’icona contemporanea dello stile italiano. Nel nostro lago con la sua forte identità, culturale come turistica». Viandanti vicini e lontani, immersi in questa avventura.
Un’esperienza super brandizzata con il marchio vincitore che evoca le onde del lago, senza scordare i filari nei vigneti delle colline, e si posa dappertutto, dalla bottiglia al bicchiere, dalle magliette ad altri souvenir.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky