28-10-2016
"Espressioni" è un progetto di Cantine di Negrar che ha l'obiettivo di rappresentare le interessanti e nette differenze che i terroir delle cinque vallate dell'Amarone regalano ai vini che vi nascono
Quella della Cantina di Negrar è una realtà complessa, con un territorio ricco e affascinante, dove purtroppo è spesso difficile trovare il giusto equilibrio tra le varie componenti. Per spiegarlo con dei "semplici" numeri, la cantina cooperativa riunisce 230 soci, con una copertura territoriale di 700 ettari, con una classificazione di almeno trentacinque terreni differenti, e una produzione complessiva di 7 milioni di bottiglie, delle quali un milione è di Amarone. Numeri sicuramente importanti, che fanno supporre a un possibile livellamento, se non addirittura di un'omologazione, della produzione vitivinicola. Ma qui non succede nulla di tutto ciò. La spiegazione arriva proprio dall'enologo e direttore generale della cantina, Daniele Accordini, che racconta come nascono le selezioni di qualità dell'azienda, con una linea "base" che esce con il marchio della Cantina di Negrar, e con una linea di fascia alta, che in etichetta riporta "Domini Veneti". «Abbiamo in sostanza tre categorie di vigneti: quelli base, che mai però sono ottimi, quelli migliori, che quasi sempre danno risultati di elevata qualità, e infine gli "intermedi", che di anno in anno vengono valutati per comprendere il livello della produzione». C'è anche un discorso relativo alla cernita delle uve, scese al 40%. In pratica solo il 40% delle uve prodotte può andare a produrre Amarone: questo significa che non si fa "un calderone unico" di uve, ma si ha una vera selezione di quelle che possono andare all'appassimento per dare grandi Amaroni.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose