15-09-2020
Lo chef Nicola Damiani, dell'Osteria di Passignano a Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), al lavoro nel nuovo orto bioattivo della struttura
Che bello vedere un gentleman come Marcello Crini, figura quasi mitologica che vanta una conoscenza enciclopedica in tema di vini, diventare entusiasta come un ragazzino nel condurci ai piedi della badia fondata nel 395 e mostrarci con ampio gesto: «Ecco, questo è il nostro nuovo orto». Gli occhi gli scintillano nel raccontarci di quella verdura e di quell’erba aromatica, «qui i filari di pomodori», e via ad elencarne le tipologie, «là le insalate e la frutta», e ci si immagina già la freschezza a tavola, «da questa parte stiamo preparando il terreno» in attesa di un ulteriore semina, perché la natura ha i suoi ritmi e all’Osteria di Passignano – del quale Crini è il fondatore, con la famiglia Antinori – hanno deciso di farne propria la cadenza, all’insegna della maggior stagionalità possibile. «Una scoperta, in qualche modo», sintetizza lui, felice.
Landscape attorno all'Osteria di Passignano
Marcello Crini (foto Lido Vannucchi)
Il nuovo orto
La sala
Lo chef Nicola Damiani
L'imponente Badia guarda silente lo sviluppo dell'orto, che innerva d'idee la cucina di Damiani e quasi illumina persino la fornitissima cantina. Un flusso fertile che rende ancor più fascinoso il locale, già un po' magico di suo.
La nostra cena, negli scatti di Tanio Liotta.
Panzanella: crema di pomodori fiorentini, pane e verdure dell'orto
Finta mozzarella di pecorino fresco, erbe e pere
Cecina, gamberi, tartare di crostacei e calamaro
Spaghetti aglio, olio e peperoncino, vongole fritte, triglia e chips di aglio
Deliziosi Ravioli piastrati ripieni di ossobuco con ristretto di ossobuco. Il profumo della stufa, della memoria, in forme e texture nuove
Un altro grande piatto: Piccione, i suoi fegatini, ceci, cipollotto
Mousse di yogurt, riso soffiato, pesca, gelato alla pesca. I dessert sono firmati da Alvise Aiolo, classe 1988 da Preganziol (Treviso)
Zuppa inglese: gelato al cioccolato, gelato all'Alkermes di Santa Maria Novella, biscotto al cioccolato, spugna alle spezie
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale