Per capire cosa sarà Spica, il nuovo locale che Viviana Varese e l'indiana Ritu Dalma - chef-imprenditrice globale, già in città col Cittamani - apriranno tra un paio di mesi a Milano in via Melzo 9, un aneddoto raccontato dalla stessa Varese ieri durante l'incontro per la presentazione del progetto: «Amo i tacos, ne ho mangiati di eccellenti in Messico, mentre qui in Italia sono quasi sempre mediocri. Però volevamo poterli servire da Spica, così ho trovato tre ragazzi messicani che in Umbria li realizzano come si deve, lavorano il mais con la calce, il sapore è fantastico». Confermiamo, all'assaggio dei deliziosi Mini tacos con ragù di pollo e avocado, pomodorini e cipolla.

Mini tacos con ragù di pollo e avocado, pomodorini e cipolla
Sarà uno dei piatti che si potranno gustare da
Spica, che nasce da un'amicizia - quella tra
Viviana e
Ritu - e dalla loro comune passione per i viaggi. Girando il mondo, le due hanno incontrato millemila sapori diversi, spesso affascinanti; alcuni decisamente non riproducibili in Italia, altri invece che si prestano a essere "importati" per soddisfare gli appetiti - sempre curiosi di novità - dei milanesi. Quindi
Khao say della Thailandia,
Bhajiya pao dell'Asia Meridionale,
Bomra’s tomato salad dalla Birmania,
Chapati roll dall'India,
Ceviche di pesce con chips di tapioca dal Perù, oltre ai suddetti tacos messicani e tanto altro.

Ceviche di pesce con chips di tapioca
Spica sarà un giro del mondo gastronomico mediato dai palati e dall'esperienza di
Ritu Dalmia, che ha concepito il progetto («Non avevo intenzione di aprire un secondo ristorante a Milano. Ma poi ho capito che serviva un luogo come questo») e poi ha chiamato
Viviana Varese a parteciparvi per la formazione della squadra di cucina. Un binomio che innerverà, come detto, il menu; spazio agli aromi cosmopoliti, ma accanto al viaggio non mancheranno le origini di
Ritu e
Viviana, un cuore indiano e uno italiano, annunciata ad esempio anche una pizza fritta in onore delle radici campane della seconda.

Ritu Dalmia e Viviana Varese durante l'incontro per la presentazione del progetto, all'interno del cantiere
Il locale sarà molto informale, conviviale, «colorato, divertente. Una commistioni di stili, di design: un po'
Franco Albini, un po'
Ettore Sotsass» spiega l'architetto
Tiziano Vudafieri - ben noto anche alle cronache gastronomiche come socio di
Andrea Berton in altri locali, a iniziare da
Dry, con la sua
Vudafieri Saverino Partners - che sta curando la ristrutturazione degli spazi, in una ex officina meccanica. L'area è la parte più a Sud-Est di via Melzo, meno caotica di quella in prossimità di Buenos Aires «e per questo perfetta. Si sta sviluppando moltissimo, io stesso sto curando l'apertura di un altro ristorante a 50 metri di distanza, sarà pronto a settembre. Poi mio figlio è impegnato col
Kanpai qui a due passi, e c'è
Égalité, la panetteria francese che abbiamo aperto proprio qui dietro...». Insomma una zona in fermento, molto giovanile come sarà il pubblico di
Spica. A sua disposizione, ovviamente, anche un grande bancone bar per i cocktail, perché la mixology sarà un altro dei punti di forza dell'indirizzo.

Come sarà Spica al termine dei lavori, apertura prevista a giugno
Proprio pochi giorni fa
Viviana Varese aveva annunciato alla cessione del 20% delle quote della sua società
Alicette alla
Riga Foods di
Ritu Dalmia e
Analjit Singh, ne abbiamo parlato qui:
Viviana, viva la nuova Alice.