19-06-2018
Foto di rito con i vincitori: a sinistra Amedeo Moretti, Stefano Vola, Renato Bosco, il gestore del Bagno Peppino, Ciro Salvo. Accucciato il sommelier Luca Gardini
Cosa ci fanno otto pizzaioli, provenienti da otto diverse regioni d’Italia, in riva al mare di Milano Marittima, ospiti di uno dei più amati bagni della cittadina balneare, il Bagno Peppino?
Fanno la pizza, evidentemente, con dei forni arrivati per l’occasione, ma soprattutto giocano, e si confrontano con il sorriso: è il risultato della bella e divertente iniziativa organizzata da GazzaGolosa, le pagine enogastronomiche della Gazzetta dello Sport, ricalcando in qualche modo un’altra fortunata idea, che ogni anno da cinque anni riunisce una giuria di giornalisti gastronomici per eleggere il miglior panettone dell’anno.
Questa volta però l’oggetto della gara è la Pizza dell’Estate: Daniele Miccione della Gazzetta ha raccolto per l’occasione otto interpreti della pizza, ognuno con una propria identità e un proprio stile, ognuno in rappresentanza di una regione italiana. Un modo per raccontare l’ormai altissimo livello raggiunto dal movimento pizza in Italia (come anche Identità Golose testimonia da anni), un modo anche per favorire il dialogo e l’incontro tra questo diversi stili, superando diffidenze e campanilismi.
Gli otto pizzaioli: da sinistra Renato Bosco, Stefano Vola, Matteo Aloe, Bernardo Garofalo, Marzia Buzzanca, Gennaro Battiloro, Ciro Salvo e Corrado Scaglione
A stimolare questa iniziativa, e a collaborare attivamente per la sua realizzazione, un progetto interessante legato al vino, e in particolare alla famiglia Moretti Cuseri, rappresentata dal giovane Amedeo Moretti, che ha presentato in questa occasione la linea di vini Joyful, presentati in bianco, rosè e rosso. «Sono vini che abbiamo voluto noi giovani della famiglia - ha raccontato - per proporre dei prodotti più immediati, più semplici rispetto alla storia della nostra famiglia, ma senza rinunciare alla qualità. Sono vini che testimoniano il legame che abbiamo con la Sicilia (dove Moretti ha cantine sia nella Val di Noto che sull’Etna, ndr): si tratta di tre blend, il bianco con una base di Grillo, il rosè di Nero d’Avola, il rosso di Frappato».
I tre vini Joyful
A giudicare i pizzaioli, la giuria presieduta da Daniele Miccione di GazzaGolosa e formata da Giorgia Cannarella (Munchies, Identità Golose), Lydia Capasso (Corriere della Sera), Andrea Grignaffini (Curatore della guida ai vini dell’Espresso e docente dell’Alma), Tania Mauri (Guida alle pizzerie dell’Espresso), il sommelier Luca Gardini, il gelatiere Simone De Feo (Capolineadi Reggio Emilia), lo chef Simone di Gennaro (Casa di Mare di Forlì) e Niccolò Vecchia (Identità Golose).
Gli otto contendenti, sebbene in un’atmosfera rilassata e gioiosa che poco aveva dell’agonistico, si sono cimentati in due prove. Una pizza Margherita classica e una pizza che invece doveva raccontare il proprio territorio di provenienza.
La Margherita di Stefano Vola
La Margherita di Gennaro Battiloro
Sono stati proclamati tre vincitori: a sorpresa, nella prova della pizza Margherita, ha ottenuto il punteggio migliore il più giovane dei pizzaioli presenti, il piemontese Stefano Vola, con una pizza dal cornicione giustamente croccante e alveolato, e un fiordilatte particolarmente cremoso. A chi scrive sono parse eccellenti anche le prove di Gennaro Battiloro e di Ciro Salvo, forse più vicine all’ortodossia partenopea.
La pizza del territorio di Ciro Salvo
La pizza del territorio di Matteo Aloe
Sempre per aggiungere una nostra nota personale, abbiamo trovato eccellente, totalmente in linea con il suo successo, la pizza di Matteo Aloe di Berberè, che ha giocato sul sicuro nel rappresentare l’Emilia Romagna con una pizza a base di fiordilatte con prosciutto di Mora romagnola, burrata e albicocca disidratata. Il suo impasto, strutturato e fragrante, era perfetto per sostenere un condimento di pura golosità.
La Margherita di Renato Bosco
La pizza del territorio di Renato Bosco
Proprio chiacchierando con Renato Bosco, nell’intervallo tra una prova e l’altra, si confermava quello spirito che ha animato la bella giornata dedicata a una delle bandiere assolute della tradizione italiana. «La pizza non è solo una - ci ricordava sorridendo - è importante che si riesca ad andare oltre qualsiasi chiusura, che ci si confronti, che non si dica più la pizza è solo questa o quella. Oggi è stata un’occasione di incontro e di dialogo tra veri appassionati di questa grande tradizione».
Parole che condividiamo con piacere, che raccontano perfettamente una giornata di pura convivialità, come dev’essere in riva al mare d’estate, con cui celebrare la pizza, piacere semplice e nobile al tempo stesso, oltre che vero patrimonio nazionale.
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia