crediti: Brambilla - Serrani
Piazza del Popolo, 46 San Martino Buon Albergo (Verona) +39.331.9873375
Chiunque abbia percorso almeno una volta la Milano-Venezia è passato per San Martino Buon Albergo, quasi certamente senza accorgersene perché questo comune dal nome che mette di buonumore è attaccato a Verona, al casello di Verona Est per la precisione. Per chi ama la tavola, è il paese di Renato Bosco e del suo Saporè, insegna di pane e di pizza, con divagazioni dolci, nome che immagino abbia scelto anche per mettere fine ad alcune incomprensioni con i colleghi. Prima infatti, lì in via Ponte, avevamo Pizzadarè, la Pizza da Renato, ma c’era chi lo accusava di volere fare il fenomeno, di proporre la Pizza da re, la pizza del migliore.
Oggi ci siamo Saporè, due addirittura perché al civico 53 abbiamo Saperè Asporto e accanto, al 55, il Saporè in teso come luogo di degustazione, un laboratorio a vista, centrale e il cliente che viene come ipnotizzato. Il primo è aperto ogni sera, sette sere a settimana ed è sempre chiuso a pranzo. La pizzeria chiude invece il lunedì a pranzo e basta.
Bosco, classe 1967, A 14 anni era già cameriere, a 18 si avvicina al mondo della pizza appassionandosi a lieviti, farina e impasti. E quest’ultima si rivelerà una passione forte e vera, che non lo abbandonerà mai. Pane e pizza, con la scoperta piena del lievito madre nel 1996 e una continua voglia di apprendere, capire, provare anche a livello di pasticceria. Non capita spesso. Già la pasticceria va di traverso a tanti chef, le cui conoscenze si fermano al salato, i pizzaioli poi quasi non sanno cosa sia. Con Renato questo avviene perché non studia la pizza nel suo insieme, ma prima investiga il mondo della panificazione e della lievitazione, e poi si pone il problema di come condire quei superbi dischi. Le pizze di Bosco sono di una golosità estrema, sapori a mille e nessun rischio di sentirsi pesanti. Lo dichiara lui stesso: “Gli anni di esperienza e la voglia di dare ai miei clienti un prodotto digeribile e gustoso, mi hanno portato a mettere a punto vari tipi di impasti che propongo nei miei due locali”. Il suo è un continuo lavoro per “ri-unire” le tradizioni alle sapienze contemporanee. La pizza da lui è una gioia totale.
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
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Massimiliano Prete fotografato con uno dei suoi serieS Moretti Forni, presenti nelle cucine di tutti i suoi ristoranti
Il Gambero Rosso, è una delle pizze più rappresentative del lavoro di Massimiliano Prete. Una base con farina di mais e semi di girasole, gambero rosso, lardo di Pata Negra, stracciatella, salsa guacamole, erbe aromatiche di stagione
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